Questa sera torna Otello con il suo monito anti violenza sulle donne





“Otello uccise Desdemona” grida Emilia nel IV atto dell’opera di Giuseppe Verdi ispirata alla omonima tragedia shakesperiana. L’ Otello portato in scena dalla regista Silvia Paoli che ha aperto il Festival Como Città della Musica, uccidendo la sua sposa commette un femminicidio. Quello di Desdemona è il calco degli innumerevoli episodi di violenza sulle donne che purtroppo imbrattano il nostro quotidiano. Le modalità sono le stesse, follia omicida, senso di colpa, suicidio come atto estremo di “amore”. Chi uccide non ama, questo è certo. Otello non ama Desdemona, almeno non come donna. L’ama per la sua pietà, per il riflesso di sé che vede nei suoi occhi.

Al debutto giovedì sera all’Arena del Teatro Sociale, l’opera di Giuseppe Verdi scritta da Arrigo Boito, si basa su una messa in scena classica, ma offre una lettura moderna della vicenda cipriota pilotata dal malvagio alfiere Iago. Non è il dramma della gelosia, come scrive la regista Paoli (foto sotto), è piuttosto il dramma dell’intelligenza, della volontà, del sentimento, dove il prevalere dell’uno o l’altro elemento può portare alla cecità e l’omicidio commesso da Otello ne è la conseguenza.

Enigmatiche le figure equine che si muovono continuamente tra il pubblico e il palco interagendo, a volte, con lo svolgersi dell’azione. Non è chiaro se si tratti di un, efficace, trovata scenica o se, molto più probabile, il simbolismo psicologico legato al cavallo, imprevedibile come la natura stessa, voglia queste presenze quali messaggeri dei movimenti inconsci dei protagonisti.

L’opera è diretta dal Maesto Jacopo Rivani e vede la partecipazione di due famosi nomi del mondo del belcanto: Otello Francesco Anile, già protagonista nel 2015 dell’acclamato Pagliacci di Michal Znaniecki, è reduce dalla produzione di Otello al The Metropolitan Opera di New York e a Verona, e Angelo Veccia che interpreta Iago.
Questa sera la seconda rappresentazione, da non perdere per vedere come il coro cittadino 200.com (arrivato ormai a 300 elementi), non solo interpreti alla perfezione la partitura, ma si muova sotto la guida di Silvia Paoli come un’autentica macchina scenica che crea quinte, apre corridoi, trasporta oggetti, circonda i personaggi principali. Un’esperienza frutto di laboratori durati lunghi mesi che coinvolgono con passione i cittadini/coristi ormai diventati un supporto per le attività del teatro cittadino, teatro che in questa produzione estiva convoglia buona parte dei suoi “asset artistici” come il coro delle voci bianche, l’orchestra 1813, la sartoria e gli attrezzisti.

Il tema della violenza sulle donne assume una valenza ancor più particolare nella replica del 3 luglio che sarà dedicata ad ActionAid e parte del ricavato verrà donato al progetto “DONNE: IDENTITA’ ALLAVORO. Indipendenza economica contro la violenza domestica”.
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Sociale al costo di 30 euro per il settore I e 25 per il settore II

OTELLO
Dramma lirico in quattro atti. Musica di Giuseppe Verdi. Libretto di Arrigo Boito, da William Shakespeare.
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 5 febbraio 1887
Otello Francesco Anile
Jago Angelo Veccia
Cassio Oreste Cosimo
Roderigo Nico Franchini
Lodovico Shi Zong
Montano/Un araldo Massimiliano Mandozzi
Desdemona Sarah Tisba
Emilia Caterina Piva
Direttore
Jacopo Rivani
Regia
Silvia Paoli
Scene
Federico Biancalani
Costumi
Giulia Giannino
Light designer
Alessandro Carletti
Maestri del coro Giuseppe Califano, Alberto Maggiolo, Giorgio Martano, Mariagrazia Mercaldo
Maestro collaboratore Alfredo Salvatore Stillo
Maestro del coro voci bianche Lidia Basterrechea
Coro 200.Com
Coro voci bianche del Teatro Sociale di Como
Orchestra 1813
Produzione Teatro Sociale di Como AsLiCo
Nuovo allestimento
Progetto 200.Com – VI edizione