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15.000 persone, 30 artisti, 5000 condivisioni sui social, anche i numeri danno ragione a WOW MUSIC FESTIVAL fotogallery

wow music festival ha chiuso il sipario domenica scorsa anche per la stagione 2018, con numeri da record e la convinzione che il progetto – giunto alla sua quarta edizione – possiede ancora ampi margini di crescita.

Sul palco, posizionato ai piedi del Monumento ai Caduti, si sono alternati artisti che stanno rapidamente scalando le classifiche nazionali degli ascolti e che hanno richiamato moltissimi fan da altre regioni italiane: accanto a Ghemon (poeta indiscusso con la sua fusion italiana tra Hip Hop, Funk e Soul), Coma Cose, Galeffi, Selton, Viito e Diamine (tra i migliori prospetti del pop d’avanguardia italiano) hanno fatto ballare il numerosissimo pubblico e per tre giorni posizionato Como al centro del radar musicale italiano.

E chissà se anche per loro il palcoscenico comasco porterà la stessa sorte capitata a Calcutta, Francesco Motta, Cosmo, giunti a wow da semi-sconosciuti, grazie al fine lavoro di ricerca-talenti della direzione artistica del festival presieduta da Leopoldo Bianchi, ed esplosi negli anni successivi fino a divenire icone incontrastate del nuovo pop italiano.
I numeri dicono ancora della qualità del festival. Nei tre giorni sono passate 15.000 persone, attratte dalla proposta musicale e dalla suggestività della location (mai così tante foto su Instagram dei giardini a lago, del Tempio Voltiano e del Monumento ai Caduti), e anche dal richiamo delle proposte culinarie dell’area street food, presa letteralmente d’assalto da famiglie, pubblico più adulto durante i tre giorni della kermesse.

30 gli artisti che si sono esibiti, 60 se si considerano tour manager, fonici e tecnici accompagnatori. Più di 150 le persone che hanno lavorato dietro le quinte, tra volontari, professionisti, allestitori, ingegneri, barman, elettricisti, personale per la pulizia e la sicurezza, addetti alla comunicazione.

Moltissimi i giovani e giovanissimi arrivati da fuori Provincia e da altre regioni per vedere gratuitamente i loro beniamini: i social di wow music festival sono stati assediati da richieste di passaggi per fare ritorno a Milano e in altre città alla fine dei concerti. Segno, questo, che la capacità attrattiva di wow supera oramai i confini locali e il suo posizionamento sui social ha raggiunto vette molto interessanti (più di 5000 foto condivise tramite geolocalizzazione e hashtag ufficiali), come sottolinea Stefano Lattanzi, responsabile comunicazione di wow music festival e social media manager di diversi festival musicali sparsi sul territorio italiano. Inoltre, sono state moltissime le webzine e radio nazionali ad essersi interessate al festival.

il gruppo di lavoro di WOW

Un successo che si misura anche dalla qualità dell’organizzazione e dall’ottima collaborazione con la Prefettura e le Forze dell’Ordine che hanno predisposto un dispositivo di sicurezza altamente efficace e che può costituire un esempio virtuoso da seguire per altre iniziative locali, soprattutto se si considera la particolare geografia dell’area dei giardini a lago, di difficile controllo e altamente dispersiva.

Nei tre giorni del Festival non si è registrato alcun episodio di criticità e il presidio costante delle Forza dell’Ordine, assieme al personale di sicurezza interno al festival, ha consentito al pubblico di godersi in piena serenità gli spettacoli: fino a tarda sera moltissime famiglie con bambini e passeggini si mischiavano tra la folla per ascoltare i pezzi di Ghemon o rilassarsi nelle aree relax.

L’edizione 2018 è anche quella che ha portato wow a costruire e consolidare collaborazioni di grande valore progettuale. La preview del festival si è svolta il 24 Maggio presso il Babitonga – La Feltrinelli Pasubio, divenuta centro pulsante di una rinnovata scena culturale non solo milanese, il cui direttore, Giovanni Magatti, è uno dei fondatori e colonne portanti di wow music festival; Ostello Bello ha rinnovato la collaborazione instaurata nel 2017, co-organizzando e ospitando la sezione “off” del festival: Ostello Bello ha accolto Pop Up il 23 Giugno, storico programma di Radio Popolare, un evento presentato da Spotify Italia, il servizio di streaming digitale più importante e usato al mondo, e una serie di esibizioni artistiche rese ancor più affascinanti dalla location insolita, con moltissimi turisti e tanti locali accolti nel cortile dell’Ostello quasi fosse una piccola astronave musicale sbarcata in riva al lago. Tuborg, infine, per il secondo anno consecutivo, ha fortemente voluto wow all’interno del progetto internazionale “Tuborg Open”, contenitore di comunicazione studiato per promuovere e valorizzare i migliori festival italiani.

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Una nota speciale va a IED Milano e Accademia Galli – IED Como, che hanno scelto wow per rendere pubblico un progetto artistico site-specific realizzato negli spazi del Tempio Voltiano dai loro studenti e che si è trasformato in un successo travolgente di pubblico.
Più di 500 ingressi sono stati registrati in soli 3 giorni – proiettato su un anno, farebbe più di 60.000 visitatori! – per fruire dell’installazione che aveva l’intento di evocare, attraverso l’uso di luce e suono, il fenomeno della corrente elettrica, scoperta da Alessandro Volta e mostrare alcuni oggetti e modelli del grande scienziato andati perduti.

 

foto di Andrea e Daniele Butti

 

 

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