Vinicio Capossela, incanto e bellezza al Festival Como Città della Musica




Successo per l’esibizione del cantante all’Arena del Sociale: ha ripercorso la sua intera carriera.
Un successo annunciato e largamente confermato, quello del tour sinfonico orchestrale Nell’ORCÆSTRA, un concerto che ha lasciato tutti a bocca aperta e senza fiato. Sabato 7 luglio, Vinicio Capossela, accompagnato magistralmente dall’Orchestra sinfonica Fondazione Arturo Toscanini, ha entusiasmato un’Arena del Teatro Sociale di Como gremitissima, dando prova, una volta di più, del suo incredibile talento e della sua straordinaria grandezza artistica. Sedici brani intensi, profondi e dalla bellezza travolgente, con cui Vinicio ha ripercorso la sua brillante carriera, a partire dalla versione struggente di Una giornata senza pretese, contenuta nel suo album d’esordio del 1990 All’una e Trentacinque Circa (da cui prende il nome lo storico locale canturino) fino alle più recenti Le Pleiadi, Nostos e Il Grande Leviatano (Marinai, profeti e balene, 2011). L’ensemble orchestrale, meravigliosamente diretto dal Maestro Stefano Nanni (che ha curato anche gli arrangiamenti), è stato in grado di emozionare e conquistare il pubblico presente, sottolineando, tra crescendi tensivi, sfumature armoniche e preziosi virtuosismi, la potenza delle canzoni e dei testi caposseliani.
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La sensazione, per chi ha avuto la fortuna di assistere allo spettacolo, è stata quella di avere davanti un enorme animale marino, respirante e rassicurante, guidato dal suo capitano, impeccabile nella sua cerata verde petrolio e la sua maglietta rossa, indossata, come molti presenti, per “fermare l’emorragia di umanità”. Un cetaceo magico, ammaliato da Le Sirene, tra cui Pryntyl e il suo canto in sirenese, con Zampanò e il Marajà a narrarne le evoluzioni strabilianti e, su tutti, Lui, Vinicio, che balla, canta, suona, racconta, sorride, abbraccia, ringrazia, si concede agli applausi, incredulo per l’impresa appena compiuta, felice come raramente lo si è visto, durante e alla fine di un concerto.
Una standing ovation spontanea e incontenibile ha salutato i musicisti, anticipando un bis richiesto a gran voce, in cui Capossela, in solo al pianoforte, ha eseguito una Ovunque Proteggi da brividi, così bella da risultare quasi dolorosa, a chiusura di un live praticamente perfetto, che resterà a lungo nella memoria di molti. Perciò grazie, Vinicio, grazie di cuore. E torna presto, mi raccomando.
Scaletta del concerto:
Il Grande Leviatano
Una Giornata senza Pretese
Modì
Zampanò
Marajà
Bardamù
Pryntyl
Le Pleiadi
Nostos
Le Sirene
Dove siamo rimasti a terra Nutless
Nella pioggia
Resto qua
Con una rosa
Camminante
Bis: Ovunque Proteggi
Alessia Roversi