Addio Trenord: sancito il divorzio tra Regione e Trenitalia

11 luglio 2018 | 08:01
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Addio Trenord: sancito il divorzio tra Regione e Trenitalia

Ferrovie regionali indietro tutta! si torna a prima del 2011, quando l’allora governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, volle un gestore unico per superare i guasti del trasporto ferroviario regionale. Soluzione che negli anni si è rivelata fallimentare. Tant’è che ieri l’attuale governatore Attilio Fontana ha illustrato al consiglio regionale i dettagli dell’accordo che porterà al divorzio tra Ferrovie Nord Milano (di cui Regione Lombardia è socio di maggioranza), e Trenitalia, che attualmente detengono il 50% a testa di Trenord.

Divorzio concordato lunedì 9 luglio nel corso del vertice tra Ferrovie dello Stato e Regione: al termine dell’operazione, che dovrebbe essere perfezionata entro il 2018, l’attuale Trenord passerà interamente sotto il controllo della Regione, attraverso Fnm, e sarà responsabile del 45% del servizio (linee suburbane e Malpensa Express). Trenitalia, invece, gestirà il restante 55%. Due imprese autonome «per incentivare gli investimenti e creare una sana competizione» ha scandito Fontana in aula, dichiarando di guardare al modello parigino.

Queste, in sintesi, le ‘punte’ della stella polare indicate dal presidente di Regione Lombardia per ridare dignita’ al
servizio ferroviario regionale. “Ho incontrato l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, e abbiamo condiviso gli step per dare ai nostri pendolari treni piu’ moderni e confortevoli e linee piu’ efficienti. Questo e’ quello che ci interessa“.

DUE IMPRESE PER GESTIRE IL SERVIZIO –  Trenitalia, ieri, ha confermato di essere d’accordo nel ripartire in maniera differente le quote di Trenord, in modo che a valle dell’operazione – per incentivare gli investimenti e creare una sana competizione – possano operare due diverse imprese ferroviarie: una controllata da FNM e una da Trenitalia.

I TEMPI – Per perfezionare questo passaggio si stima un arco temporale che va da oggi a fine anno, perche’ vuol dire “che la Regione – ha spiegato Fontana – come Ente regolatore deve andare a stipulare due contratti di servizio differenti. E il tutto deve avvenire sotto l’egida dell’Authority per i trasporti.

GLI STEP – E’ stato lo stesso governatore ad indicare i sei step del percorso:

1) Sotto il profilo regolatorio, si attua un regime di competizione virtuosa, articolando il servizio regionale in due
distinte imprese ferroviarie agenti sul mercato, sul modello parigino della Rete Espressa Regionale. La Regione Lombardia, in linea di massima, gestira’ il servizio sulle tratte suburbane. I servizi ferroviari regionali sono classificati come Suburbani (S) e Regionali (R) con caratteristiche diverse per frequenza, capillarita’, velocita’ commerciale, tipologia del materiale rotabile. La maggior parte delle linee S utilizzano il passante ferroviario di Milano svolgendo un ruolo complementare alla retemetropolitana.
“La distinzione dei servizi – ha spiegato Fontana – favorisce la specializzazione e quindi l’efficienza della singola impresa ferroviaria in termini di tipologia di treni, manutenzione, turni macchina e turni personale, utilizzo dell’infrastruttura dedicata, livello di servizio complessivo”.

2) Per quanto riguarda l’aspetto del servizio, la Regione, come ente regolatore, dettera’ i parametri per l’eta’ idonea della flotta. Trenitalia dovra’ dunque investire in nuovo materiale rotabile per equilibrare l’eta’ media delle due flotte che oggi vede quella regionale attestarsi intorno ai 10 anni, mentre quella dei treni FS e’ di circa 40.
Inoltre, Fnm e Trenitalia consolidano nei propri bilanci il fatturato di competenza.

3) Per quanto riguarda la manutenzione con flotte specializzate, distinte per tipologia di servizio, si potra’ avere maggiore efficienza nella disponibilita’ e nei costi di manutenzione.

IL CRONOPROGRAMMA – Il presidente ha gia’ anche descritto i tempi per gestire il passaggio:

1) Entro il 30 di luglio, verra’ sottoscritto un Accordo quadro per definire dettagliatamente le fasi del percorso che attivera’ 3 gruppi di lavoro:
a) il primo dovra’ definire il perimetro delle attivita’ affidate alle due societa’
b) il secondo affrontera’ il percorso di natura giuridica
c) e il terzo dettera’ le condizioni dei futuri contratti di servizio

2) cambio immediato di governance di Trenord con decadenza di tutti i Patti parasociali e quindi con autonomia da parte del nuovo A.D. per costruire un nuovo management

3) Cambio dell’assetto della proprieta’ Trenord, totalmente controllata da FNM

4) Avvio della trattativa sindacale

5) Cessione parziale dell’attuale Contratto di Servizio a Trenitalia, previa definizione del perimetro di attivita’

6) immediata preinformativa alla UE per affidamento diretto ai soggetti con Contratti di Servizio della durata di anni 10 + 5

7) Elaborazione Contratti di Servizio.

In questi primo 100 giorni di legislatura – ha concluso Fontana – non abbiamo sprecato nemmeno un giorno pur di arrivare a proposte concrete di soluzione, per poter dare ai pendolari un servizio al livello della qualita’ che la Lombardia deve offrire e sono convinto che questa sia la strada giusta”. (Lnews)