Altra crisi a Como, rischiano in posto in 18 all’Hotel Continental:”Vergognoso”



La dura nota della Filcams-Cgil dopo l’annunciato taglio di personale o il trasferimento di alcuni di loro.
La denuncia arriva dal sindacato Cgil di Como che ha già preannunciato una dura opposizione contro i vertici dell’Hotel Contenental di Como – viale Innocenzo – per il ridimensionamento annunciato di alcuni dei suoi dipendenti. Una ventina, in tutto, coloro che rischierebbero il posto di lavoro. Qui la nota della Filcams-Cgil
Nei giorni scorsi l’hotel Continental, in pochi istanti, con un vero e proprio blitz preparato nei minimi dettagli, ha convocato i lavoratori e ha chiesto loro di firmare un’accordo dove, per pochi spiccioli,accettavano il licenziamento e rinunciarndo a eventuali contenziosi nei confronti dell’azienda. Ad alcuni di loro è stato proposto una nuova occupazione in una cooperativa , con condizioni economiche e normative pesantemente ridimensionate. Stesso lavoro con meno salario e meno diritti.
I licenziati potrebbero arrivare a essere diciotto: “Il comportamento tenuto è vergognoso e inaccettabile – commenta Marco Fontana, segretario provinciale Filcams Cgil – e ignora le norme contrattuali che regolano “l’appalto dei servizi ” .Il contratto nazionale regola tempi e modalità del confronto tra le parti, con precise garanzie per l’occupazione e i salari. Siamo indignati per tale atteggiamento e con il nostro ufficio vertenze Legale è impegnata a tutelare chi si è rivolto a noi per impedire che fatti del genere possano ripetersi.Nella nostra bella città, dove il turismo sta vivendo momenti di grande espansione,ci sono alcuni imprenditori che ritengono sia giusto calpestare norme legali e contrattali riducendo il salario e i diritti di chi contribuisce con il proprio faticoso lavoro ad aumentare il fatturato del turismo. Riteniamo tale atteggiamento anche controproducente e pericoloso anche per gli imprenditori seri, degni di questo nome, che verrebbero penalizzati dalla concorrenza sleale di imprenditori senza scrupoli. Un turismo di qualità non può prescindere dal rispetto del contratto e delle leggi”