Cantù, ancora la truffa dell’acqua: pensionato derubato di oro e gioielli in casa



In due bussano alla porta in via Resegone e poi lo mandano in confusione. Erano italiani, la vittima sotto choc.
“Buongiorno, dobbiamo entrare a casa per controllare la sua acqua: sa, abbiamo ricevuto la segnalazione di alcuni casi di avvelenamento…..”. La scusa è stata questa. E con queste parole, unite ad un savoir-faire notevole, due giovani stamane prima di mezzogiorno di sono fatti aprire la porta di casa da un pensionato 74enne (disabile su sedia a rotelle) di Cantù in via Resegone (foto sopra la zona). E poi, una volta all’interno della sua casa, lo hanno raggirato con la scusa di fare controlli sulla qualità dell’acqua e dell’oro che l’uomo – che vive da solo anche se vicino ci sono gli appartamenti delle due figlie (oggi al lavoro) – aveva in casa.
I due si sono presentati – con finto tesserino ovvio – come tecnici dell’azienda dell’acqua: italiani e giovani, vestiti da operai con giubbotti multitasche. E dopo averlo mandato in confusione (non escluso che possano avere utilizzato anche qualche narcitico ndr) lo hanno costretto a dare loro fede nuziale e catenina che aveva al collo. Quindi mentre uno lo teneva occupato con la conversazione, il complice è salito al piano superiore ed ha svaligiato l’appartamento di una delle figlie del pensionato: sventrata la cassaforte e preso gioielli (della moglie, morta, dell’uomo), ma anche anelli ed un orologio in oro. Un colpo di diverse decine di migliaia di euro da una prima stima.
I due truffatori si sono poi dileguati raccomandando al pensionato – ancora scosso – di non chiamare nessuno per diversi minuti. Quando ha realizzato cosa era successo, purtroppo, era tardi. I suoi familiari hanno già allertato i carabinieri e presentato denuncia. Resta valido l’invito – ora più che mai – di non aprire la porta per fare entrare persone che chiedono di fare controlli vari (dall’acqua al telefono).