Il Como bocciato dalla Commissione del Coni: senza fideiussione si resta in D




La motivazione ufficiale: non vale il bonifico bancario, serve la fideiussione bancaria. Grossa delusione per tifosi e dirigenti
Delusione. Inutile negarlo. I tifosi del Como speravano molto nel Collegio di garanzia del Coni che oggi ha esaminato il ricorso del club azzurro con richiesta di ammissione in serie C. Invece nulla. Nel tardo pomeriggio (vedi precedente lancio) è arrivato il verdetto da Roma. Ricorso rigettato, qui sotto riportiamo integralmente le motivazioni del Coni
- RESPINTO ricorso iscritto al R.G. ricorsi n. 67/2018, presentato, in data 6 agosto 2018, dalla Società Como 1907 s.r.l. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) per l’impugnazione della delibera del Commissario Straordinario della FIGC, pubblicata sul C.U. n. 43 del 3 agosto 2018, e trasmessa a mezzo PEC, in pari data, con la quale è stata respinta la domanda di ripescaggio nel Campionato di Serie C 2018/2019, presentata dalla ricorrente in data 27 luglio u.s., nonché di tutti gli atti presupposti, connessi e/o conseguenti al gravato provvedimento, con precipuo riguardo sia alla relazione negativa della CO.VI.SO.C. del 2 agosto 2018, inviata alla Segreteria Federale il 3 agosto u.s., sia ai Comunicati Ufficiali FIGC n. 19 del 18 luglio 2018, n. 56 del 30 maggio 2018 e n. 50 del 24 maggio 2018, nella parte in cui non prevedono la possibilità di avvalersi, in alternativa alle fideiussioni bancarie od assicurative (di € 350.000,00 e/o di € 300.000,00) in favore della Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro), di bonifici, destinati alla Lega medesima, di importo uguale a quello complessivamente prescritto per le suddette garanzie, nonché al solo menzionato C.U. n. 19/2018, laddove non contempla, per le compagini aspiranti alla integrazione dell’organico del Torneo di Serie C, un termine di garanzia per il compiuto adempimento dei necessari incombenti, a differenza di quanto concesso alle consorelle, richiedenti l’iscrizione alla competizione de qua, dal Titolo IV) del Sistema Licenze Nazionali allegato al citato C.U. n. 50/2018, anche in considerazione del margine temporale, eccessivamente ristretto, ab origine fissato dal richiamato plesso precettivo; Le spese seguono la soccombenza, liquidate nella misura di € 3.000,00, oltre accessori di legge, in favore della resistente FIGC.
Delusione dei tifosi, ovvio. Ma anche dal club trapela una certa amarezza per questo esito. Tanti si aspettavano un esito differente a partire da Roberto Felleca. Ora si aspetta la replica ufficiale del club che ancora non c’è stata. Non escluso un ricorso al Tar del Lazio come ultima spiaggia anche se le possibilità di spuntarla sembrano davvero pochine ora come ora..
Ci sperava anche il sindaco Landriscina. Pure lui, nell’apprendere la notizia, non ha nascosto la sua delusione.