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Cantù, estorsione da 16.000 euro dopo la delusione in amore: due in carcere

18 agosto 2018 | 09:59
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Cantù, estorsione da 16.000 euro dopo la delusione in amore: due in carcere
Cantù, estorsione da 16.000 euro dopo la delusione in amore: due in carcere
Cantù, estorsione da 16.000 euro dopo la delusione in amore: due in carcere

Un italiano, che si è finto transessuale, ed un complice rumeno: “spillano” i soldi dietro ricatti e minacce in pochi giorni

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cantù, con la collaborazione dei colleghi della Stazione di Cantù hanno tratto in arresto in flagranza di reato, nei pressi del centro storico di Cantù (via Fiammenghini), B.D., cittadino italiano classe 1978, originario della Liguria ma residente ad Alessandria, e B.M.F., cittadino rumeno classe 1997, domiciliato a Monza, entrambi responsabili del reato di estorsione e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Il provvedimento pre-cautelare è scaturito a seguito della denuncia sporta lo scorso 9 agosto 2018 a Cantù, presso gli uffici del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, di un cittadino comasco il quale era diventato bersaglio di continue e ripetute richieste estorsive da parte dei due rei.

Più nello specifico, la vittima, in un momento di difficoltà dal punto di vista sentimentale, avrebbe reperito su un sito internet il contatto di una “accompagnatrice” transessuale, rivelatasi poi essere B.D. il quale, a seguito del successivo rifiuto del richiedente alla consumazione del rapporto sessuale, avrebbe preteso l’intera corresponsione pattuita. Da qui l’inizio del continuo ricatto. Più somme di denaro, corrisposte dalla vittima ai suoi aguzzini, in cambio del silenzio di questi ultimi, che hanno insistentemente minacciato il denunciante di rivelare il loro “segreto” ai suoi familiari. Continui esborsi di denaro che, in totale, nel periodo compreso tra il 5 e il 13 agosto hanno superato i 16 mila euro. Le minacce, giunte sia verbalmente sia attraverso messaggi “whatsapp” da entrambi i due soggetti (che peraltro alternativamente hanno riscosso le somme di denaro), si sono protratte, per l’appunto, fino all’ultima richiesta estorsiva, giunta nella serata del 13 agosto, quando, a seguito delle denuncia presentata da una vittima ormai esasperata dalle continue richieste, è stato predisposto un’apposita e mirata operazione condotta dai militari operanti. Blitz, ovviamente, giunto a corollario di una serie di accertamenti documentali e approfondimenti investigativi che hanno escluso qualsiasi dubbio circa l’entità del reato e le responsabilità dei due autori.

All’esito di tali approfondimenti, dunque, i militari operanti sono intervenuti presso il luogo concordato per l’appuntamento della consegna di denaro e, al momento dello scambio, hanno bloccato (dopo un’attiva resistenza opposta) i due rei traendoli in arresto e rinvenendo la somma di denaro appena ceduto dalla vittima.