chiarimenti per tutti |
Como
/
Cronaca
/

L’incubo dell’estate 2018: la Febbre del Nilo. Apprensione anche nel comasco

27 agosto 2018 | 19:27
Share0

Un approfondimento dopo diverse richieste di chiarimenti in redazione. Nel territorio nessun caso finora registrato, ma l’allerta resta alto.

Apprensione ed un pò di preoccupazione anche nel comasco per il virus della Febbre del Nilo dovuto all’alternanza di piogge e caldo torrido, perfetto per la proliferazione delle zanzare. l’Italia fra i paesi più colpiti. È di questi giorni la notizia di una nuova vittima del virus, una anziana morta nel mantovano, che si aggiunge alle dieci conteggiate nel bollettino ufficiale dell’Istituto Superiore di Sanità. Da noi, vale la pena precisarlo, finora non risulta alcun contagio.

LEGGI ANCHE Febbre del Nilo, primi due morti in Emilia: casi anche in Friuli. Il contagio si espande
LEGGI ANCHE West Nile, a Padova la quinta vittima: paura per il virus trasmesso da un tipo di zanzara

La donna, una operaia in pensione di 77 anni, era stata ricoverata il 14 agosto scorso in preda a una febbre altissima ed è deceduta senza mai riprendere conoscenza all’ospedale Carlo Poma del capoluogo lombardo. Come succede nella totalità dei casi in cui il West Nile risulta fatale la donna soffriva di altre patologie. Il caso del mantovano va ad aggiungersi ai 255 registrati dal bollettino dell’Iss, aggiornato al 22 agosto. Il documento conferma l’annata particolarmente pesante per questo virus registrata in tutta Europa dal Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc), che ne attribuisce la causa appunto alle condizioni climatiche perfette per la riproduzione e la diffusione delle zanzare.

La più colpita come ogni anno è l’area della pianura Padana, e fra le Regioni con più casi c’è il Veneto, che oggi ha annunciato per bocca dell’assessore alla Sanità Luca Coletto l’avvio delle ‘maniere fortì per contrastare gli insetti vettori. «Alla luce dell’andamento dei contagi umani del virus West Nile trasmesso dalla zanzara Culex Pipiens – ha affermato -, e delle richieste di aiuto giunte dai Comuni, che sulla base delle norme nazionali sono responsabili degli interventi, la Regione del Veneto ha deciso di passare alle maniere forti. È in corso di predisposizione un vero e proprio Piano straordinario di disinfestazione a tappeto che potrebbe prendere il via già nei primi giorni di settembre»

APPRENSIONE E RICHIESTE DI CHIARIMENTO AI MEDICI

Sono sempre di più le persone che si rivolgono agli ambulatori in questi giorni a causa di punture ritenute sospette. I medici invitano alla calma. Dall’ inizio dell’ estate, solo in Veneto, si sono verificati 19 contagi da West Nile. Negli ultimi giorni è stata colpita anche una donna di Venezia di 53 anni le cui condizioni però sono in miglioramento. Nel nostro territorio, al momento, non risultano persone colpite.

Ma cos’ è di preciso la Febbre del Nilo? La malattia è nota dal ’37, quando in Uganda (nel distretto “West Nile”) per la prima volta venne isolato un virus della famiglia Flaviviriade che viene trasmesso soprattutto dalle zanzare del genere “Culex”, le più diffuse. Ci sono però anche altri veicoli di infezione, seppur statisticamente marginali, come i trapianti di organi, le trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto. È importante sottolineare che la malattia non può essere trasmessa da persona a persona. La Febbre del Nilo può colpire anche cani, gatti, conigli e cavalli.

Stando a quanto riportato dall’ Istituto nazionale di Sanità, il periodo di incubazione dal momento della puntura di una zanzara infetta può variare dai 2 ai 21 giorni. Il contagio molto spesso è asintomatico. Nei restanti casi invece i sintomi possono essere febbre, mal di testa, ingrossamento dei linfonodi, nausea o irritazioni della pelle. Le situazioni più gravi (in media un caso su 150), che riguardano specialmente gli anziani e le persone che hanno già grossi problemi di salute, possono portare anche a convulsioni, paralisi e coma.