Klizan va in scioltezza, entusiasma il giovane Baldi sulla terra rossa di Villa Olmo
La giornata odierna al Challenger di Como: il giovane milanese avanti con autorità, il numero uno del tabellone non ha inciampi.
A Como le vie di mezzo non esistono. Il nostro Lago, ad esempio: per molti è il più bello del mondo ma per molti altri è anche il più inquinato. Oppure il centro storico: per alcuni è un gioiellino di architettura in stile tardogotico, per altri è solo un luogo in cui si fa una fatica maledetta a trovare parcheggio. E il Challenger della città poteva, secondo voi, non rispettare la tendenza? Assolutamente no. Infatti per fermarsi sulle tribune del Tennis Como lo scorso anno era necessario un maglioncino, che nelle ore tarde della sera dove essere trasformato in giacca a vento. Quest’anno il maglioncino, invece, farebbe probabilmente svenire dal caldo. La temperatura vacilla tra i trenta e trentadue gradi, e nel pezzo precedente non scherzavo quando scrivevo che l’abbronzatura che vi sareste ritrovati a fine torneo sarebbe stata simile a quella di uno che è stato con la pancia al sole tutta la settimana a Forte dei Marmi o Cannes. Tra l’altro, mentre scrivo queste righe sotto il sole cocente, un addetto al campo lo sta bagnando con un getto d’acqua che sembra freschissima. Che voglia di urlargli “un po’ qui, per favore!”. Ma la dignità è importante, soprattutto in un luogo stracolmo di eleganza come Villa Olmo: meglio lasciare stare. Meglio parlare di tennis.
Sulla terra rossa del Circolo gli italiani non deludono, anzi stupiscono e impressionano: su tutte, è stata notevolissima la prestazione odierna di Filippo Baldi, che entrato come wild card nel main draw ha vinto prima contro Thiago Monteiro (testa di serie numero quattro), e oggi, appunto, contro Gimbo Moroni, romano classe ’98 che era aveva catalizzato le attenzioni del pubblico nella partita di primo turno. Il milanese sfiderà dopodomani il vincente tra Matteo Donati e Federico Coria, sperando in un altro derby tutto italiano che isserebbe ancor di più il vessillo tricolore su un Challenger che sta regalando molte soddisfazioni (alcune insperate) al tennis azzurro. Anche quella di ieri è stata una giornata per certi versi clamorosa: nell’ordine, hanno abbandonato la kermesse comasca prima Pedro Sousa, vincitore del torneo dello scorso anno (contro Cecchinato), e poi Hugo Dellien, boliviano testa di serie numero due della competizione. L’unico a confermare le attese della vigilia è stato Martin Klizan, in forma smagliante da inizio agosto: lo slovacco, dopo aver vinto l’atp 250 di Kitzbuhel ha perso in semifinale al Challenger di Pollach contro Struff, e si candida coi favori del pronostico per la vittoria del trofeo “Intesa Sanpaolo”. Oggi il suo compito è stato più agevole del previsto, vista la condizione di salute precaria del suo avversario Andrej Martin che è stato costretto al ritiro all’inizio del secondo parziale (aveva perso il primo). Ha perso, purtroppo, Lorenzo Giustino, estromesso dalle qualificazioni di New York e approdato sulle rive del Lario insieme al coach Carbone: è stato mentalmente meno forte di Galovic, croato cresciuto a Bergamo, che lo ha battuto in rimonta.
RISULTATI
Ottavi di finale: Filippo Baldi (Ita, Wc) b. Gian Marco Moroni (Ita) 7-6 6-3; Martin Klizan (Svk, 1) b. Andrej Martin (Svk) 6-3 1-0 rit; Viktor Galovic (Cro) b. Lorenzo Giustino (Ita) 4-6 7-5 7-5; Matteo Donati (Ita) b. Federico Coria (Arg, Q) 7-6 2-0.
Per ciò che concerne domani, promette spettacolo la sfida tra lo stesso Viktor Galovic e Martin Klizan, oltre a quella tra l’istrionico e mai banale Dustin Brown, stella del torneo per personalità, e Juan Ignacio Londero. L’inizio degli incontri è fissato per le 10.30.