Libri: il bisogno di libertà di Björn Larsson lunedì a La Feltrinelli Como

Siamo tutti un po’ pirati, o dovremmo esserlo, alla ricerca della libertà dice lo scrittore svedese Björn Larsson in un’intervista al Corriere della Sera. Il pirata che c’è in lui ha anche un nome: Long John Silver quello con una gamba sola dell'”Isola del Tesoro”, fatto sparire da Stevenson nel nulla per riapparirci nell’ultimo romanzo di Larsson vivo e ricco in Madagascar, intento a scrivere le sue memorie.
“La vera storia del pirata Long John Silver” (Iperborea), sarà Larsson stesso a raccontala lunedì 10 settembreore 18, alla libreria Feltrinelli di Como ospite della rassegna “I classici dentro e fuori il Bassone”, progetto dell’associazione Bottega Volante che coinvolge nella lettura i detenuti della Casa Circondariale di Como e che lo scrittore incontrerà prima dell’incontro il libreria.
Ma nel XXI secolo può una storia di pirati tenere con il fiato sospeso un pubblico avvezzo a ben altre avventure? Con “La vera storia del pirata Long John Silver” Larsson vuole proprio dare risposta affermativa a questa domanda. L’autore sceglie la figura controversa del leggendario pirata dell’Isola del Tesoro per delinearne un profilo crudo, realistico, lontano dalle avventure oniriche delle raccolte di fiabe per ragazzi e tuffarsi in un canto alla libertà.
“Non si nasce liberi, lo si diventa, e non basta né desiderarlo, né sognarlo, né avere la sensazione di esserlo, per diventarlo realmente: essere liberi è una conquista continua, e precaria, che dura tutta una vita”. Ed è la sua vita che Björn Larsson sceglie di raccontare: dal bambino che non piange la morte del padre, al ragazzo che marina la scuola per seguire un suo percorso di studi, al giovane che preferisce la prigione alla cieca disciplina del servizio militare, allo scrittore combattuto tra il vivere e lo scrivere, attraverso i continui viaggi tra terra e mare, amicizie vere e amori che mettono a repentaglio la sua viscerale indipendenza.
Nei panni di Long John Silver l’autore offre il suo vissuto, non per darci di sé un ritratto ideale, anzi con un’onestà e un rigore che sono già di per sé una lezione di libertà intellettuale, ma per passarci quanto la vita gli ha insegnato sul cammino. Che la libertà esige parità e reciprocità, che non è raggiungibile senza immaginazione e sogni, ma anche senza realismo e disciplina, che è di natura solitaria e deve fare compromessi con l’amore, che la dote principale di cui ha bisogno è il coraggio: di non fare come gli altri, non seguire mode, uniformi, ipocrisie e di saper anche, in un’epoca di proclamato individualismo e di reale conformismo, levare la propria voce contro per ricordare il bisogno di amicizia, di tolleranza e di solidarietà.
La libertà che riverbera ne “La vera storia del pirata Long John Silver” di Björn Larsson avrà sicuramente e stimolato il gruppo di lettura dei detenuti nel carcere comasco dove il progetto “I classici dentro e fuori il Bassone” coordinato da Eletta Revelli ha già preso in esame diversi libri che prima dentro la casa circondariale, poi nelle libreria della città, sono stati oggetto di discussione e confronto. Forse il romanzo di Larsson non è ancora un classico, ma è destinato a diventarlo. L’invito alla lettura di questa avvincente storia a prescindere dal progetto della Bottega Volante.
E per chi volesse incontrare l’autore (parla un buon italiano e vive a Milano da qualche anno), lunedì 10 settembre alle 18 alla Feltrinelli Como con Eletta Revelli e Katia Trinca Colonel che modereranno l’incontro. Ingresso libero.