Red October, finale da batticuore: successo in volata contro gli ungheresi



Gaines top-scorer dei brianzoli. Ma vantaggio esiguo da difendere per la gara di ritorno in programma sabato
Bene la prima, ma con tanto batticuore. Un debutto in Champions League al cardiopalma per la Pallacanestro Cantù, vittoriosa nella gara di andata del primo turno preliminare contro gli ungheresi dello Szolnoki Olaj. Un successo sofferto (69- 68 il finale), arrivato soltanto negli ultimissimi secondi di partita. Il match di ritorno, in programma tra meno di 48 ore, sarà decisivo per decretare la squadra qualificata al secondo turno, dove ad aspettarla ci sarà una tra AEK Larnaka e Antwerp Giants.
Red October trascinata dai 19 punti di Gaines (top scorer biancoblù) con 5/8 dall’arco e da Blakes, autore di 16 punti e 5 assist a referto. Buona prova anche per capitan Udanoh, il quale sfiora la doppia doppia con 9 punti e 12 rimbalzi nel tabellino. Allo Szolnoki non sono bastati i 22 punti di Vojvoda ed i 42 rimbalzi di squadra, quattro in più rispetto a quelli catturati da Cantù. Red October in quintetto con Gaines in cabina di regia, Blakes e Calhoun sugli esterni, Davis da “quattro” e Udanoh centro titolare. Starting five magiaro formato invece da Vojvoda, Airington e Milosevic, reparto lunghi composto dalla coppia Murphy-Andric.
Sabato 22 (dalle 18) la gara di ritorno in terra ungherese: per Cantù sarà molto dura, ma certo non impossibile.
RED OCTOBER CANTÙ-SZOLNOKI OLAJ 69-68
(17-19, 34-32; 53-45, 68-68)
CANTÙ: Gaines 19, Mitchell 5, Calhoun 9, Blakes 16, Udanoh 9, Baparapè n.e., Parrillo, Davis 11, Tassone n.e., Pappalardo n.e., Quaglia n.e., Tavernari. All. Pashutin
SZOLNOKI: Rowsey 3, Airington 2, Andric 12, Murphy 8, Vojvoda 22, Kovacz, Benke 3, Toth 1, Milosevic 17, Csak n.e.. All. Aleksic
Arbitri: Calatrava (ESP), Kardum (CRO), Maricic (SRB).
Spettatori: 1822
Le parole di coach Evgeny Pashutin al termine del match:”Congratulazioni alla nostra squadra. Non era facile perché lo Szolnoki ha un roster forte e molto fisico, con dei giocatori come Milosevic fisicamente temibili, alti e grossi. Non siamo stati bravi ad arginare Vojvoda, sapevamo che sarebbe stato il loro leader in campo ma non lo abbiamo limitato. Gli abbiamo concesso troppi tiri, pur sapendo che anche contro la Nazionale italiana aveva segnato molti punti. Nella gara di ritorno dovremo essere più concentrati su questo giocatore ed, in generale, più concentrati in difesa. Questa è stata solo la prima partita, sappiamo che per qualificarci dobbiamo combattere ma, soprattutto, resettare. Sabato partiremo da zero a zero. Dovremo giocare di testa, in maniera intelligente. Adesso correggiamo i nostri errori e pensiamo ad andare avanti così in difesa. Questa sera abbiamo centrato il nostro obiettivo, ovvero stare sotto i 70 punti. Se si vuole giocare a basket ad alto livello – ha concluso Pashutin – bisogna lavorare bene in difesa“.