Lunedì del Cinema: in bilico tra le due Coree “Il prigioniero coreano”
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Il film non documenta il fatto di cronaca e la seguente vicenda giudiziaria, ma ne prende ispirazione per raccontare un’Italia diventata terra di nessuno in cui cane mangia cane
E’ un film politico quello in programma domani sera per i Lunedì del Cinema del Circolo Arci Xanadù. Una critica alle ideologie che reggono la Corea del Nord e quella del Sud, paese d’origine del regista Kim Ki-duk. L’autore riflette su differenze e similitudini tra le due nazioni mostrando il lato più oscuro di entrambe
Al centro della trama di Il prigioniero coreano c’è un pescatore della Corea del Nord che finisce per andare alla deriva verso la Corea del Sud a causa della rottura del motore della sua barca. Il povero Nam oltrepassa il confine d’acqua e si trova in zona nemica. Si apre così il film che nel 2016 ha segnato l’attesissimo ritorno di Kim Ki-duk alla narrazione politica che aveva segnato i suoi esordi. Un dramma che sviluppa e moltiplica il tema del doppio, così com’è doppia la Corea, raccontando intensamente una grande storia collettiva attraverso la storia (l’innocenza) di un singolo individuo
Riuscirà il pescatore Nam, dopo pressanti interrogatori, a convincere le forze di sicurezza sudcoreane di non essere una spia? Ma soprattutto: riuscirà Nam, dopo il proprio faticoso rilascio, a convincere il potere nordcoreano della propria integrità? E’ rimasto ancora quello che era, cioè un bravo cittadino devoto, o l’infezione del capitalismo lo ha contaminato per sempre? Kim Ki-duk parla del presente, parla di una nazione divisa e in perenne stato di guerra, utilizzando, ovviamente a modo suo, la grammatica del thriller.
Spazio Gloria via Varesina – Como
24 settembre ore 21
IL PRIGIONIERO COREANO
di Kim Ki-duk
Corea del Sud 2016
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Ingressi: Intero 7€ – Ridotto 5€ (under 18 – over 65)
Abbonamento del ciclo (13 film) 60€
Le proiezioni sono riservate ai soci ARCI