Miniartextil 2018: Humans, impossibile non meravigliarsi. Fino a novembre nell’ex chiesa di San Francesco

29 settembre 2018 | 20:55
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Miniartextil 2018: Humans, impossibile non meravigliarsi. Fino a novembre nell’ex chiesa di San Francesco
Miniartextil 2018: Humans, impossibile non meravigliarsi. Fino a novembre nell’ex chiesa di San Francesco
Miniartextil 2018: Humans, impossibile non meravigliarsi. Fino a novembre nell’ex chiesa di San Francesco
Miniartextil 2018: Humans, impossibile non meravigliarsi. Fino a novembre nell’ex chiesa di San Francesco

Quello che mi viene da dire è “meraviglia”, così il Sindaco di Como Mario Landriscina ha espresso il pensiero di tutti i presenti all’inaugurazione di Miniartextil, la mostra di arte contemporanea che da oggi al 18 novembre riempie di meraviglia, appunto, lo spazio dell’ex chiesa di  San Francesco in largo Spallino.

miniartextil humans

Eppure siamo arrivati alla 28esima edizione, dovremmo sapere quali opere la fiber art è in grado di produrre. Invece, ogni volta, Nazarena Bortolaso, Mimmo Totaro con il loro preziosissimo staff, riescono a stupire tutti. Quest’anno la meraviglia è intrinseca al tema della mostra: Humans. E’ dalla meraviglia, dal senso di stupore e di inquietudine sperimentata dall’uomo quando, soddisfatte le immediate necessità materiali, comincia ad interrogarsi sulla sua  esistenza e sul suo rapporto con il mondo che parte il bisogno di filosofare. Miniartextil 2018 è una riflessione filo-sofica sugli esseri umani.

Ci interessa potere immaginare questa nuova Miniartextil in una chiave di apertura e dialogo costante con l’uomo e i suoi pensieri, i suoi desideri, le sue idee, gli ideali e gli idoli, le sue volontà – dice Paola Re presentando la mostra – Non solo nell’idea di apertura all’altro, ma nello sforzo di provare a intravvedere qualcosa che vada oltre l’uomo, oltre noi stessi. Con, come unico strumento a disposizione, l’arte contemporanea. O, ancora meglio, la fiber art contemporanea.

All’invito per una riflessione artistica su Humans hanno partecipato artisti di tutto il mondo inviando i minitessili, piccole opere in tessuto e altre fibre, che da sempre costituiscono il cuore e il concorso di Miniartextil. Le opere sono allineate su un ovale sospeso nel centro della ex chiesa, ma a colpire immediatamente e suscitare quella meraviglia di cui parlava anche il Sindaco Landriscina, è il filo roteante che crea una figura astratta, ma soprattutto scintillante, collocata nell’abside. E’ UNWOVEN LIGHT della coreana SOO SUNNY PARK, tutto in questa opera si costruisce, dilata, amplifica grazie alla torsione del filo di metallo e alla luce, naturale o artificiale. Una nuova luce nel nostro modo di vedere gli uomini?

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O sarà forse la grande MARIA LAI con il suo ROSSO E NERO, due colori che non lasciano campo a indugi. La Lai, già ospite a Como nel 2004 e nel 2015, dopo l’ultima Biennale Arte di Venezia solca oggi le sale dei più importanti musei del mondo e, a febbraio 2019, sarà alla prestigiosa Boesky Gallery di New York. Letta così sembra una delle tante gallerie radical chic di NY, in realtà è il serbatoio di opere, idee e artisti del MoMA.

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Nella ex Chiesa ora consacrata dal Comune di Como all’arte contemporanea, lisergico è l’incontro con STRING_COLUMN_0155 del coreano SUNG CHUL HONG, così come ammaliante è osservare il GENOMA di CHARLES SANDISON oppure l’eterea l’opera di fili e immagini FALLING di CHLOE OSTMO che raffigura una delle azioni più umane che ci sia, la caduta.

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Stoffa, sale, libri per PALMIRA di MEDHAT SHAFIK, egiziano quotatissimo oltreoceano. Di umana concettualità e sensibilità l’opera di SANDRA MATAMOROS, fotografa e designer parigina che nelle sue immagini cuce tutto il dolore e l’amore umano che si incontra nei nostri sogni. Così come le fotografie del comasco GIN ANGRI.

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THE JUNGLE di PATRIZIA POLESE è una cascata di fili che – come scrive Clarita Di Giovnni, curatrice della mostra simboleggiano quasi il DNA umano, preziosissimo, affascinantissimo e primo codice segreto a noi in uso. Déjà Vu di PIA MANNIKO accoglie il visitatore all’ingresso: soffice tulle a raffigurare la sagoma di uomini e donne che con la loro storia hanno catturato l’attenzione dell’artista finlandese.

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E ancora le plastiche e perfette sculture di DAVID OLIVEIRA, busti, maschere, pagliacci che sembrano prenderci in giro nella loro perfezione. Già presente nel passato a Miniartextil anche questo bravissimo e giovane artista portoghese.
L’immagine di Miniartextil 2018 che fa da copertina al catalogo e campeggia sulla facciata dell’ex chiesa di San Francesco, è tratta dall’opera MINARET HATS di MAIMOUNA GUERRESI, interessantissima artista presente fino a fine novembre anche ai Cantieri della Zisa di Palermo in occasione di Manifesta.

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In occasione del vernissage di quest’oggi i visitatori hanno assistito e partecipato  alla performance THE JUNGLE. Ispirandosi all’opera di Patrizia Polese, Antonio Melasi ha cercato di districarsi nella giungla di fibra allestita a Miniartextil, invitando anche il pubblico a misurarsi con il groviglio di fili. Questa azione simboleggia idealmente l’impatto che viviamo quotidianamente con i media e il mondo che ci circonda: ogni giorno siamo subissati da migliaia di informazioni
differenti che ci destabilizzano e condizionano le nostre idee e i nostri pensieri. Per questo serve imparare a sopravvivere nella giungla di ogni giorno, per mantenere la nostra natura e consapevolizzare il nostro pensiero autentico.

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Miniartextil ha perfino la sua colonna sonora in collaborazione con l’associazione Amadeus Arte promotrice del LakeComo Festival. Una installazione sonora accoglie i visitatori nell’ingresso alla mostra creando una barriera di passaggio tra esterno ed interno.
La composizione della durata di 45 minuti si sviluppa in cinque sezioni: 1. Folla, 2. Una Preghiera, 3. Mercato, 4. Contando, parlando, cantando, camminando, danzando, 5. Emozioni
Per la creazione sono stati utilizzati oltre un centinaio di campioni sonori provenienti da varie parti del mondo.

Con tanta bellezza e tanto stupore e, soprattutto, vedendo i volti estasiati e sentendo i commenti entusiastici dei visitatori di Humans, anche Sant’Agostino mediterebbe sul suo pensiero “E gli uomini se ne vanno a contemplare le vette delle montagne, e i flutti vasti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l’immensità dell’oceano, il corso degli astri, e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi.” Qui è impossibile rimanere indifferenti.

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INFORMAZIONI
HUMANS 2018 MINIARTEXTIL COMO
30 settembre – 18 novembre 2018
ex-chiesa di San Francesco – Spazio culturale Antonio Ratti
Largo Spallino, 1 Como
ORARI
Da martedì a domenica 11 – 19
Lunedì chiuso

BIGLIETTI
Intero 7 euro
Ridotto 5 euro under 18 | over 65 | accompagnatori disabili
Ingresso gratuito under 10 | disabili
Gruppi scuole 3 euro a studente
Visite guidate singola 5 euro | gruppi 30 euro oltre al titolo di ingresso