Omaggio a Mimmo Rotella con I LUOGHI DELL’INDUSTRIA al Broletto. Intervista a Francesco Murano
Spesso facciamo riferimento agli artisti americani come Wharol, Lichtenstein, George Segal quando parliamo di Pop Art, facendo un torto ad artisti italiani di assoluto valore che dipengevano ad armi pari con i newyokesi. Gli artisti di Piazza del Popolo a Roma, ad esempio, Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa e poi Mimmo Rotella (Catanzaro, 7.10.1918-Milano, 8.01.2006), una delle figure più significative del panorama artistico della seconda metà del XX secolo. La sua ricerca si snoda dalle esperienze informali degli anni ’50, alla relazione con il Nouveau Réalisme di Pierre Restany, alle tangenze con la Pop Art in cui ha lasciato un segno con i suoi famosi “decollage”, manifesti strappaati ad arte.
Nel centenario della nascita di Mimmo Rotella, Como omaggia l’artista calabrese con un allestimento a cura dell’architetto Francesco Murano al Palazzo del Broletto.In mostra con il titolo I LUOGHI DELL’INDUSTRIA un’unica, enorme, tela. Un’opera già esposta a Como nel 2005, in occasione di una mostra che vide anche l’ultima presenza in pubblico del maestro prima della sua scomparsa.

L’opera è di proprietà di Francesco Murano e Marcello Sestito che sono i curatori della mostra che inaugura sabato 13 ottobre alle 17.30 e rimarrà aperta fino al 21 ottobre. Murano, comasco d’adozione, è uno dei pochi specialisti in italia nell’illuminazione di mostre d’arte. Nella sua carriera ha contribuito alla riuscita di centinaia di esposizioni dando la giusta luce alle opere. “A Roma, nel 2011 a Palazzo Cipolla, ho illuminato anche le opere di Mimmo Rotella presenti nella mostra “Gli irripetibili anni 60” curata da Luca Massimo Barbero – ricorda Murano -. Ogni volta che do luce ad un’opera entro in contatto con l’artista che l’ha realizzata, un contatto ovviamente mediato dal capolavoro che ho davanti; ma Mimmo Rotella, però, lo conoscevo di persona…Lo conoscevo per via dell’amicizia di Marcello Sèstito: con lui e Pierre Restany avevo trascorso parecchie serate… Proprio insieme a Marcello, nel 1987 a Spinetta Marengo vidi per la prima volta la grande sovrapittura intitolata I luoghi dell’industria, agganciata all’ingresso della casa che Sèstito aveva progettato per la firma del trattato che i Nobel della chimica sottoscrissero allora, impegnandosi a non svolgere più ricerche belliche”.

La passione di Murano per Mimmo Rotella si è concretizzata con l’acquisizione della sua opera “Mi innamorai subito di quel grande telo che poi riuscimmo ad avere insieme ai provini a contatto che mostrano Mimmo Rotella mentre realizza la sovrapittura. Ricordo la felicità che provai, anni più tardi, quando qui a Como vidi insieme l’artista e l’opera: fu nel maggio del 2005, in occasione della mostra che a Mimmo dedicò la galleria Comoarte. Non potevamo sapere che quella sarebbe stata la sua ultima apparizione in pubblico, in Italia, prima della sua scomparsa pochi mesi dopo”.
I luoghi dell’industria (decollage con sovrapittura, 1988, cm 377 x cm 372. Archivio Fondazione Mimmo Rotella n°0668 SP988/000), è protagonista nell’allestimento al Broletto, intitolato appunto “Omaggio a Mimmo Rotella”. Nella splendida sede del Broletto, il grande telo di questa sovrapittura di Rotella rinasce ora grazie all’intervento di lighting di Murano, accompagnata dalle immagini che mostrano l’artista in azione e dalla voce narrante dello stesso Mimmo Rotella, che recita alcune della sue poesie fonetiche.
“Un mio omaggio a Mimmo Rotella che diviene parte attiva di un racconto corale, spaziale, visivo, sonoro e poetico dedicato ad un amico e a un maestro, passato per Como e che ora vi ritorna, idealmente, con questa mostra”, conclude Murano.
La mostra al Broletto si inserisce negli eventi della Giornata del contemporaneo che AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani) dedica all’arte contemporanea e al suo pubblico.
I LUOGHI DELL’INDUSTRIA è incluso nella rassegna “365 giorni d’arte a Como” dell’Assessorato alla Cultura del Comune. “Si tratta di un’esposizione particolare che mescola pittura e poesia, caratterizzata da un allestimento originale che dà vita a un ambiente immersivo e coinvolgente – afferma l’assessore Simona Rossotti– Como si conferma ancora protagonista del contemporaneo con un grande nome del panorama internazionale, celebrato in concomitanza alla Galleria Nazionale di Roma.”
Infatti sono numerose le iniziative in corso per celebrarne il centenario della nascita, tra le quali imminente è la grande retrospettiva “Mimmo Rotella Manifesto” che si inaugura a Roma alla Galleria Nazionale il 30 ottobre.
L’importanza di Mimmo Rotella nella storia dell’arte è sottolineata da Jacqueline Ceresoli, critico d’arte “In alcune interviste, Rotella ha dichiarato che nel dopoguerra gli unici due italiani ad aver realizzato gesti rivoluzionari siano stati lui per lo ‘strappo’ e Lucio Fontana per i ‘tagli’. E come dargli torto? Entrambi, seppure in maniera diversa, creano un nuovo concetto di spazi all’insegna del superamento della pittura, contro la rappresentazione del reale, a favore di intuizioni di linguaggi innovativi, tra i pochi artisti italiani che hanno raggiunto una fama internazionale quando erano ancora in vita.”
I LUOGHI DELL’INDUSTRIA
Omaggio a Mimmo Rotella
Dal 13 al 21 ottobre
Palazzo del Broletto, Piazza Duomo, Como
Inaugurazione:
sabato 13 ottobre, ore 17:30
Saranno presenti all’inaugurazione:
Tommaso Trini
critico d’arte, tra i primi e più noti studiosi italiani di Mimmo Rotella
Jacqueline Ceresoli
critica d’arte, curatrice del catalogo della mostra (allegata nota critica)
Marcello Sèstito
professore, architetto, critico d’arte e curatore di mostre e di libri dedicati a Mimmo Rotella
Francesco Murano
architetto e light designer, ideatore della mostra.
Francesco Murano si è laureato con una tesi in Composizione Architettonica, ha quindi conseguito il diploma di Master in disegno industriale presso la Domus Academy di Milano ed il titolo di Dottore di ricerca in Disegno Industriale presso il Politecnico di Milano con una tesi dal titolo “Le figure della Luce”. Si è dedicato ad attività didattiche, scientifiche, di ricerca e di progettazione per industrie italiane e straniere e per enti ed istituti di cultura nazionali ed internazionali dedicandosi in particolare al Lighting Design e alla progettazione di apparecchi di illuminazione.
È docente della Scuola di Design del Politecnico di Milano e ricercatore membro del laboratorio “Luce e Colore”.
È docente del corso di Master in Lighting Design del Politecnico di Milano e coordina il modulo didattico dedicato all’illuminazione delle opere d’arte.
È stato responsabile per la redazione di Piani Regolatori dell’Illuminazione Comunale del Politecnico di Milano, Dipartimento Indaco.
I suoi progetti e le sue realizzazioni sono stati pubblicati dalle più importanti riviste di design e d’architettura.
Ha illuminato oltre 100 tra le più importanti mostre d’arte in Italia e all’estero.