Terezin 17/10, concerti e riflessioni fuori dai ghetti

15 ottobre 2018 | 12:04
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Terezin 17/10, concerti e riflessioni fuori dai ghetti

Il 17 ottobre 1944 fu una data funesta per la musica. Una generazione di brillanti musicisti vissuti fino a quel giorno, le cui opere sono rimaste a lungo sconosciute, perseguitati per la loro fede religiosa, furono vittime dello sterminio nazista, che mise precocemente fine alla loro vita di individui ed artisti. Eppure, l’attività di produzione ed esecuzione musicale non solo non si arrestò durante il periodo di oppressione e prigionia che questi artisti subirono nel ghetto di Terezin, bensì trasse dal loro desiderio di vita in quel mondo opposto un’incredibile forza, da un lato per godere della capacità che la musica ha di elevare gli animi ad una dimensione più umana e dall’altro per non rinunciare alla possibilità di affermare, anche nelle condizioni più estreme, la propria libertà.

terezin 17/10

Quell’anelito di libertà è riverberato nei decenni fino a noi e si è concretizzato nel progetto che riporta nel nome le stigmate di quella tragedia umana prima che artistica: Terezin 17/10. E’ un progetto coordinato dall’ Associazione Casa della musica di Como nell’ambito delle attività di A due voci – dialoghi di musica e filosofia, in collaborazione con l’Associazione Figli della Shoah di Milano presieduta da Lilliana Segre. Giunto al suo quarto anno, Terezin 17/10 diventa nazionale con concerti, letture e riflessioni che, da oggi e per tutta la settimana del 17 Ottobre 2018, si svolgeranno nelle città di Como, Milano, Roma, Pesaro, Trieste, Gorizia, Benevento e Pontassieve(FI).