Cinque pazienti uccisi in corsia, 14 anni di carcere: ora la Caleffi è già libera

24 ottobre 2018 | 11:30
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L’ex infermiera in affidamento ai servizi sociali a Milano. Clamoroso clamore mediatico: nel frattempo si è anche sposata

Il suo caso ricorda da vicino – anche per clamore mediatico a livello nazionale – quello di Fiorenzo Alfano, il ciabattino di Erba accusato del delitto di Marisa Fontanella anche se lui ha sempre negato tutto. Anche lei ha fatto discutere e diviso l’opinione pubblica. Arrestata – con incredibile clamore .- nel dicembre del 2004 con l’accusa di avere seminato la morte in corsia negli ospedali dove aveva lavorato come infermiera. Prima al Sant’Anna e poi all’ospedale di Lecco. L'”Angelo della morte”, così frettolosamente ribattezzata da molti organi di informazione. IL caso di Sonya Caleffi, infermiera di Tavernerio, torna al centro dell’attenzione. Perchè – adesso c’è la conferma ufficiale – l’ormai ex infermiera comasca, condannata a 20 anni di reclusione per 5 delitti accertati e due tentati omicidi, è una donna libera. Dopo neppure 14 anni di carcere. Vive a Milano, è in affidamento ai servizi sociali. Ma di fatto ha terminato di scontare la condanna. E’ una donna libera. Sonya nel 2010 si è unita in matrimonio con un detenuto nel carcere di San Vittore a Milano.

fiorenzo alfano condannato per delitto fontanella erba

Anche Alfano (foto sopra), come la Caleffi in questi giorni, è già uscito dal carcere avendo già finito di scontare la sua condanna: 24 anni di carcere per l’uccisione della cugina e vicina di casa Marisa, una bella rgaazza bionda della quale – pare – si fosse invaghito. E questo motivo potrebbe essere stato all’origine del delitto anche se lo stesso Alfano ha sempre rigettato ogno accusa contro di sè.