Davide Van De Sfroos sulle tracce dei “Ladri di foglie”. Ecco il suo nuovo libro

Non so se Davide Bernasconi “Van De Sfroos” quando scrive usa il computer, la biro, l’iPad o la matita dell’Ikea come il sottoscritto, che quando prendo appunti faccio una fatica boia tanto è piccola. Io il Davide me lo vedo con la penna e l’inchiostro e il lago nel suo calamaio come recita una sua poesia. Certo è che Davide Van De Sfroos scrive con il cuore fin dal 1997 quando uscì “Perdonato dalle lucertole”, una raccolta di poesie che a leggerle trovi molti spunti che poi son diventati canzoni. Poi è stata la volta dei racconti di “Le parole sognate dai pesci” e, del romanzo semi-biografico “Il mio nome è Herbert Fanucci”.

Era il 2005 e da allora Davide ha messo in ghiaccio il suo talento di romanziere. Ma in questi mesi che hanno visto diradarsi le apparizioni del cantautore, il De Sfroos ha ritrovato la mano calda dello scrittore ed ecco pronto il suo nuovo libro “Ladri di foglie” che sarà in libreria da giovedì 25 ottobre. A pubblicarlo la casa editrice La Nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi che già aveva acquisito i diritti di “Le parole sognate dai pesci” rieditandolo, con l’aggiunta di un racconto inedito, nella collana Le Onde.
Che cosa racconta Davide in “Ladri di foglie”? Di un viaggio sulle tracce di un fantomatico ladro di foglie, inseguendo un improbabile lestofante che immagina di poter rubare la magia che si nasconde nelle nervature di una giornata qualunque. Ma chi può sottrarre impunemente alla terra e agli uomini figure e pensieri, colori e parole, forme e silenzi? Chi è il ladro di foglie?
Il colpevole appartiene alla consorteria primordiale dei Quattro Elementi – Fuoco, Aria, Acqua e Terra – e il suo nome è Vento. Quel vento che soffia, spinge, sibila e batte; che gonfia i propri muscoli e cazzotta il mondo; che lustra il sole e sposta la notte; che impasta le nuvole, le stira, le annoda e le scaglia lontano – oppure le dissolve. Quel vento che dimentica i propri nomi, che curva il fumo dei camini, che solleva sabbia e spruzzi d’acqua, che
ci trasforma in guardiani della cenere e in cacciatori di nebbia e che, forse, ci vuole complici dei propri misfatti.

Complici, partecipi e conniventi, sostiene Davide, nelle quindici storie di questo libro, dove sfilano protagonisti imprevedibili e nostalgici, paesaggi poetici e fantasmagorici, vicende romantiche e ribelli.
Chi ama il Van De Sfroos cantante amerà anche lo scrittore e si precipiterà ad acquistare il libro domani. Ma già oggi ,mercoledì 24, si può leggere un racconto inedito in anteprima sulle pagine de La Provincia di Como, La Provincia di Lecco, un bel regalo di Davide per tutti noi in trepida attesa.