Mostra CITIES: lo sguardo di 5 artisti sulle città



Elena Borghi, Marco Brenna, Francesco Corbetta, Fabrizio Musa e Carlo Pozzoni, cinque artisti, cinque amici e anche cinque comaschi, lo sottolinea Corbetta che fa da padrone di casa alla mostra collettiva CITIES_exhibition#01 allestita nel suo studio di via Rodari, 8 a Como fino al prossimo 10 ottobre. Come da titolo. il tema è la città, perciò ogniuno dei cinque artisti, con la tecnica a lui più congeniale, ha realizzato un’opera da collocare, site specific, sulla parete prescelta.
Il presidente dell’Ordine degli Architetti di Como, Michele Pierpaoli, ha introdotto così la mostra sul catalogo: La città è tra le fonti di maggiore ispirazione per l’artista: è lo scenario più complesso della vicenda umana, è la “cosa umana per eccellenza”, come scriveva Claude Levi-Strauss. E’ scena che prende forma dall’uomo, dalla sua storia, e muta nel tempo; tuttavia contribuisce a dare forma all’uomo stesso e alle sue relazioni: il processo è circolare. […] Su questa metafora fatta pietra ed animata, l’artista opera, deve operare, su un fotogramma tra i milioni possibili, escludendo e scegliendo; operando mutazioni arbitrarie o riparazioni, generando spazi nuovi, reali o mentali, richiamando i drammi della storia e le irrequietudini del presente. Nell’incontro con la città avrà trasfigurato la sua esperienza e il proprio pensiero in segni e opere di una nuova oggettività, che portano con sé, con incommensurabile sintesi attraverso il processo creativo, la rappresentazione del mondo di cui siamo parte.
Cinque le città cui gli artisti si sono ispirati. Alcune hanno un indirizzo preciso come la New York di Fabrizio Musa, la Milano di Carlo Pozzoni, Parigi e Venezia ritratte da Marco Brenna e Matera negli scatti di Francessco Corbetta. Elena Borghi ha preferito dipingere la città nella città, Racconti di scenari immaginari dove l’uomo chiede spazi. L’opera è composta da 15 tele di misure diverse che compongono la visione collettiva della città. Soggetti diversi e autonomi che insieme creano una nuova visione.

Il fotografo Carlo Pozzoni, camminando per le vie del centrodi Milano, ha constatato che ormai le persone utilizzano lo strumento digitale, ipad o telefonino, per vedere e memorizzare ciò che vedono. Le città sono ormai esclusivamente digitali. La Milano di Pozzoni è digital city
Per ritrarre New York Fabrizio Musa ha usato una nuova tecnica in acrilico su jacquard- Per la prima volta un lavoro di Musa incontra il colore. Nella sua Venice in mask la città lagunare è in assetto bellico, gondoliere e turista indossano maschere antigas. Un memento contro la guerra.

Infine Francesco Corbetta che espone tre panoramiche di Matera strappate. Il significato è da ricercarsi nella storia della città lucana. 1952 una legge stabilì lo sgombero dei Sassi, le tipiche abitazioni in grotta, adducendo motivi di igiene. Circa 17.000 persone lasciarono le loro dimore tradizionali per entrare nei condominii popolari messi a disposizione dal governo. Uno strappo con il loro passato che Francesco ha rappresentato in pieno.

Nella prima parte del nuovo anno ci sarà un nuovo capitolo con altri 5 artisti comaschi per CITIES_exhibition#02