
Da diversi anni il Paris Saint-Germain si pone come obiettivo il podio di Champions League, ma ci sono diversi motivi validi per credere che si tratti di un’ambizione impossibile da raggiungere. Come ha commentato Mbappè. “Siamo qui per vincere la Champions”.
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La squadra non è in gran forma
Sebbene il Paris Saint-Germain abbia un buon punteggio nel campionato UEFA, le scommesse di Champions League non sembrano essere così rosee. La squadra si trova infatti in condizioni di pseudo preparazione e ha enormi vantaggi rispetto ad altri club francesi, azzerando quindi la concorrenza interna. Il margine di sicurezza dei parigini all’interno dei confini nazionali, dunque, è sufficiente alla squadra per battere un record dopo l’altro, ma è insufficiente per vincere la Coppa dei Campioni d’Europa.
Dicono che il Lione possa essere un valido avversario, visto che è riuscito a battere il Manchester City, ma la sua ultima partita contro il PSG si è conclusa con un punteggio di 0-5. Per le altre squadre francesi funziona nello stesso identico modo. Il PSG non sente nemmeno il bisogno di perfezionare la propria formazione. È questo atteggiamento a rilassare la squadra di Thomas Tuchel; questa mancanza di stimoli si è fatta notare durante il primo tempo nella partita di Champions League contro il Napoli. Dunque, il problema dei parigini deriva dalla mancata sincronizzazione sull’onda delle partite serie e, nel caso della partita contro il Napoli, il fatto che abbiano continuato a giocare come se avessero un regolare “Reims” davanti.
Il fair play finanziario

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Molti accusano la UEFA del fatto che sanzioni soltanto squadre come “Ruby” o squadre del campionato serbo, ma che non si accorga degli sprechi colossali dei top club che sembrano proprio infischiarsene del fair play finanziario. Già la scorsa estate i parigini sembravano essere intenzionati a fare nuovi acquisti, investendo milioni di euro nei potenziali giocatori new entry, ma l’indagine avviata dalla UEFA è stata da sola sufficiente a far loro cambiare idea.
L’atteggiamento dei giocatori
Ci sono giocatori che vogliono lasciare il PSG? A patto che giochino regolarmente, sì, definitivamente. Non si tratta dei fuoriclasse che sognano il Real o la Juve, ma di giocatori regolari che semplicemente si annoiano di giocare all’interno dei confini nazionali. I calciatori del PSG non hanno stimoli, non sentono nessun legame affettivo con il proprio club, né con la propria tifoseria. Sì sono tutti professionisti, ma non basta. Così, Berchiche ha dichiarato di non trovare particolarmente interessante il calcio francese ed è tornato in Spagna. Anche Neymar è della stessa idea, come riporta il sito web sportal.it.
I rapporti tra i giocatori
L’atmosfera all’interno del club può essere difficilmente definita calda e accogliente. Almeno per il conflitto della scorsa stagione tra Neymar e Cavani: un’incomprensione mai risolta che vide Cavani distruggere quasi del tutto Neymar a inizio partita contro il Napoli, senza pensare che Neymar effettui molti più passaggi su Mbappé che su Cavani.
Ricapitolando, per la serie di motivazioni appena descritte, possiamo fare un’ipotesi riguardante l’uscita della squadra parigina dalla Champions League prima dell’arrivo in finale, ma mai dire mai.