Un secondo uomo in cella per la morte del comasco sepolto nel box a Cinisello
E’ un 44enne di Monza, ritenuto coinvolto in pieno nel tremendo delitto e nella successiva soppressione del cadavere.
Adesso il cerchio dovrebbe essere definitivamente chiuso: il personale delle Squadre Mobili di Como e Milano e del Commissariato di P. S. Greco Turro hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale Ordinario di Monza su richiesta della Procura della Repubblica di Monza nei confronti di Nello PLACIDO, classe 1974, nato a Milano e residente a Monza, ritenuto autore, con Luca SANFILIPPO, attualmente in carcere, dell’omicidio di Antonio DEIANA, comasco di Villaguardia, scomparso da ormai sei anni ed i cui resti sono stati trovati nei mesi scorsi in un box di Cinisello Balsamo.
Il 20.07.2012, il DEIANA a bordo della sua motocicletta Kawasaki, era uscito dalla sua abitazione di Villa Guardia e non vi aveva fatto più ritorno. A sei anni esatti dalla scomparsa, nel corso delle indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Monza, la Polizia di Stato ha rinvenuto i suoi resti seppelliti in un seminterrato sito a Cinisello Balsamo (MI), via della Pila, 12, nella disponibilità di Luca SANFILIPPO che, reo confesso dell’omicidio, veniva sottoposto a fermo in esecuzione del relativo provvedimento emesso dalla Procura.
Le dichiarazioni confessorie di SANFILIPPO, che nel corso dell’interrogatorio reso ai P.M. di Monza si era assunto la responsabilità esclusiva del delitto, sin da subito erano apparse lacunose e non avevano mutato la convinzione degli inquirenti circa il probabile coinvolgimento di almeno un’altra persona nel delitto. Le indagini sono quindi proseguite nei confronti di Nello PLACIDO, ritenuto sin dal 2015, coinvolto nel delitto
Le successive investigazioni condotte anche con l’aiuto di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno consentito di rafforzare ulteriormente il già importante quadro probatorio a carico di Nello PLACIDO, ritenuto dal Gip presso il Tribunale di Monza sufficiente per l’emissione del provvedimento restrittivo richiesto dalla Procura ed eseguito ieri.
I reati contestati a éPlacido sono concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e soppressione di cadavere. Ora è in carcere a Mon za