Gastrolario, finale con applausi:”Ci vediamo tra un anno, ancora più grandi…”

13 novembre 2018 | 19:18
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Bilancio dell’organizzatore:”Continuiamo a fare squadra, ora proiettati sulla seconda edizione”.

Serata di gala per la prima edizione del Gastrolario, la rassegna di cucina ideata ed organizzata da Claudio Bizzozero. Ieri sera, all’Hotel Villa Belvedere di Argegno, la serata conclusiva con premi e riconoscimenti per alcuni dei partecipanti: numeri notevoli dalle prime indicazioni e dalla soddisfazione – evidente – sul volto del patron Bizzozero. Tanti hanno assaggiato i piatti della tradizione lariana, altri sono andati alla scoperta di alcune rivisitazioni. Altri ancora hanno voluto provare più specialità allestite dagli organizzatori.

Serata finale con il vice-presidente dei cuochi lariani – Sergio Mauri – in cucina a dirigere la giovane brigata a lui assegnata. E da lui un importante riconoscimento per la manifestazione nata pochi mesi fa.

Qui di seguito le menzioni speciali della delegazione di Slow Food Como (con relative chioccioline assegnate) per alcuni piatti della rassegna:

Ristorante “La Ghironda” (tipologia lacustre, ricetta liberamente ispirata): antipasto fiore di zucca con pesce di lago, crostoni di patè di cavedano, girella di lavarello con robiola di capra e polpettina di luccio.

Ristorante “Villa Belvedere” (tipologia lacustre, ricetta reinterpretata): zuppa di pesce di acqua dolce leggermente piccante su crema di fagioli

Ristorante “Trattoria Carlito’s” (tipologia collinare, ricetta classica): minestra de imbroj

Ristorante “Castello Comi” (tipologia collinare, ricetta classica): risotto al grass de rost

ristorante “La Scaletta” (tipologia collinare, ricetta reinterpretata): Gnocchi di patata di como e zincarlin

Ristorante “Frate” (tipologia collinare, ricetta reinterpretata): tagliolini freschi al tartufo nero delle valli lariane

Ristorante “Albergo Boutique Bella Vista” (tipologia lacustre, ricetta reinterpretata): ravioli al pesce persico burro e salvia

Ristorante “Trattoria San Biagio” (tipologia collinare e montana, ricetta reinterpretata): Urgiada con salsiccia, verza e robiola della Valsassina

Ristorante “Capolinea Bistrot (tipologia collinare, ricetta classica): Puntincun la scurzunera e polenta

Ristorante “Crotto delle Murnè” (tipologia collinare, ricetta classica): rustisciada con polenta e verdure di stagione

Ristorante “Osteria del km 0” (tipologia collinare, ricetta classica): fojolo in umido

Ristorante “La Veranda Hotel Posta” (tipologia lacustre, ricetta reinterpretata): Scaloppa di luccioperca su crema di zucca

Ristorante “Osteria del Pettirosso” (tipologia collinare, ricetta liberamente ispirata): stufatino di lumache di brughiera in guazzetto verde e cips di topinambur

Ristorante “Bella Vista” (tipologia collinare, ricetta liberamente ispirata): Quaglia disossata arrosto ripiena di salsiccia e castagne

Ristorante “Crotto del Sergente” (tipologia collinare, ricetta liberamente ispirata): Medaglione di coniglio disossato in crosta di olive con patata soffice

Ristorante “Chalet Gabriele” (tipologia montana, ricetta reinterpretata): Toc

Ristorante “Momi” (tipologia collinare, ricetta classica): Cotizza ai fiori di sambuco

Ristorante “Arcade” (tipologia collinare, ricetta classica e reinterpretata): Resta di Como Baj con resumada