Luis Sepúlveda racconta la sua “Storia di una balena bianca” a Como

La storia della gabbianella e il gatto che le insegnò a volare è una di quelle che i bambini non si stancano mai si sentire. Luis Sepúlveda la scrisse nel 1996 trasmettendo con la delicatezza dei personaggi valori fondamentali, in particolare il rispetto dell’ambiente e della diversità. In questi due decenni Sepúlveda, autore cileno amatissimo dai lettori italiani, che ha fatto suo un’ideale di letteratura come missione in difesa dei deboli, dei dimenticati, dalla terra ferita, ha scritto numerose altre storie originali per piccoli e adulti, nel suo ultimo libro, però, ha voluto entrare nel capolavoro di Melville Moby Dick per dare voce a chi non ha mai potuto averne.
Ma la balena bianca di Sepulveda è proprio Moby Dick? L’occasione giusta per sapere tutto su Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa, il libro pubblicato da Guanda, sarà giovedì 22 novembre, alle 18 nella Sala Bianca del Teatro Sociale di Como quando Luis Sepúlveda incontrerà i lettori in una presentazione organizzata dalla libreria Ubik Como

Una storia per bambini e adulti che celebra il mito della balena bianca nel nuovo Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa affronta il fascino di un animale leggendario, protagonista di una storia straordinaria che parla di temi universali come l’amicizia, la lealtà, l’amore e il rispetto per la natura. Da una conchiglia che un bambino raccoglie su una spiaggia cilena, a sud, molto a sud del mondo, una voce si leva, carica di memorie e di saggezza. È la voce della balena bianca, l’animale mitico che per decenni ha presidiato le acque che separano la costa da un’isola sacra per la gente nativa di quel luogo, la Gente del Mare. Il capodoglio color della luna, la creatura più grande di tutto l’oceano, ha conosciuto l’immensa solitudine e l’immensa profondità degli abissi, e ha dedicato la sua vita a svolgere con fedeltà il compito che gli è stato affidato da un capodoglio più anziano: un compito misterioso e cruciale, frutto di un patto che lega da tempo immemore le balene e la Gente del Mare. Per onorarlo, la grande balena bianca ha dovuto proteggere quel tratto di mare da altri uomini, i forestieri che con le loro navi vengono a portare via ogni cosa anche senza averne bisogno, senza riconoscenza e senza rispetto. Sono stati loro, i balenieri, a raccontare finora la storia della temutissima balena bianca, ma è venuto il momento che sia lei a prendere la parola e a far giungere fino a noi la sua voce antica come l’idioma del mare.
