Bando viale Geno, ricorso al Tar della Pallanuoto Como:”Tante cose da chiarire”
Le varie contestazioni spiegate dal presidente Dato. La replica del collega BUlgheroni:”Rispettata ogni richiesta, tutti i debiti saldati con il Comune”
“Ci sono tante, troppe, cose da chiarire a nostro giudizio. Cose che non ci tornano. Da qui la scelta di fare ricorso al Tar per fare valere le nostre ragioini. Riteniamo di avere requisiti e documenti per presentare questa domanda….“. Deciso, preciso, con tutta la documentazione in mano. Spiegata in un lugo incontro con la stampa oggi al Birrifico a Camerlata. Giovanni Dato, presidente della Pallanuoto Como, rilancia la posizione del club e la precisa:”Il bando per l’assegnazione della sede di viale Geno – dove c’è sempre stata la Comonuoto – deve essere rivisto a nostro giudizio. L’abbiamo perso di un nulla, ma ci sono cose che non ci convincono”.
E inizia a illustrare un lungo elenco. Con il punto numero uno che, a suo giudizio, è quello che parte da lontano. “La Comonuoto non aveva titolo per prendere parte al bando viste le morosità pregresse”.
La replica è del numero uno della Comonuoto, Mario Bulgheroni. Che oggi, alla redazione di CiaoComo, spiega e precisa la posizione del suo club, ad un passo ormai dai 100 anni di storia:”Noi abbiamo saldato tutto con il Comune, chi dice il contrario afferma il falso – spiega Bulgheroni -.Ho saputo del ricorso al Tar di Pallanuoto Como – prosegue -. Cosa lecita in democrazia anche se, in coscienza, posso dire che il nostro club ha rispettato alla lettera quello che nel bando veniva richiesto. Quasi in modo matematico. La nostra società – aggiunge ancora il prsidente Comonuoto – si avvia ai 100 anni con apprezzamenti da tante parti. Vero che qualche errore in passato è stato compiuto, ma a questo è stato posto rimedio. Non si può certo dire che la Comonuoto ha sbagliato tutto in questi anni. Aspettiamo il responso del Tar“, conclude Bulgheroni.
Dato rilancia. Ecco qui altre contestazioni dall’incontro di oggi con la stampa.