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Gli studenti del liceo biomedico del “Giovio” ora vanno a lezione in ospedale

6 dicembre 2018 | 17:18
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Gli studenti del liceo biomedico del “Giovio” ora vanno a lezione in ospedale
Gli studenti del liceo biomedico del “Giovio” ora vanno a lezione in ospedale
Gli studenti del liceo biomedico del “Giovio” ora vanno a lezione in ospedale

Oggi la presentazione della convenzione e dell’alternanza tra scuola e lavoro. Attualmente quattro classi nei primi due anni.

L’asst Lariana apre le porte dell’ospedale per la formazione degli studenti del Liceo Biomedico di Como. L’Azienda e l’Istituto “P. Giovio” hanno firmato una convenzione che prevede un programma didattico che coinvolgerà i professionisti del presidio Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. L’accordo è stato presentato stamattina dal direttore sanitario Fabio Banfi e dal preside Marzio Caggiano. L’iniziativa si aggiunge alla consolidata collaborazione dell’Asst, polo ospedaliero universitario dell’ateneo dell’Insubria, con il Giovio e altre scuole del territorio nell’ambito dell’Alternanza Scuola – Lavoro.

Il progetto formativo, che è stato sviluppato per tutti e cinque anni gli anni di durata del liceo e sarà avviato a gennaio, prevede l’ampliamento delle conoscenze degli alunni a partire dall’organizzazione dell’azienda, passando poi a un approfondimento sulle professioni dell’infermiere e del medico, fino ad arrivare a toccare temi quali igiene ed educazione sanitaria, malattie sessualmente trasmesse, microbiologia e genetica, analisi cromosomica, epatologia e abuso di alcool, nutrizione e prevenzione e lo studio dei principali apparati del corpo umano. Alla parte teorica, in ospedale o in classe, si aggiungerà anche una parte pratica con la visita ai principali Laboratori del Sant’Anna e alla Centrale di Sterilizzazione del Blocco Operatorio.

Gli studenti del Liceo “a curvatura biomedica” potranno quindi sviluppare le competenze e le abilità per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere con la corretta padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie, anche attraverso la pratica laboratoriale.

L’attività di formazione e orientamento del percorso è progettata e verificata da un docente tutor interno designato dall’istituzione scolastica e da un tutor formativo della struttura, come hanno ricordato le docenti del Dipartimento di Scienze Silvia Vannini, Daniela Versace e Giovanna Poloni che, insieme a Laila Cesareo, hanno messo a punto la progettazione.

La presentazione di oggi, a cui hanno partecipato anche Simone Zerbi, anestesista rianimatore, e Simona Cimetti, coordinatrice infermieristica dell’Ufficio Epidemiologico/CIO, è stata l’occasione per suggellare la collaborazione tra i due enti. “L’Azienda e suoi ospedali – ha sottolineato Banfi – hanno anche una funzione di coesione territoriale e sociale e siamo orgogliosi di poter contribuire alla formazione dei cittadini di domani. L’Asst rappresenta insieme alla scuola uno dei nodi di un’importante rete di cui fa parte anche l’Ateneo dell’Insubria, della quale siamo polo universitario. Ringrazio il preside per la lungimiranza nell’aver proposto quest’accordo, le docenti e tutti i nostri professionisti che si sono messi a disposizione per il progetto formativo”.

Il Liceo Biomedico, di recente attivazione, al momento dispone di due classi prime e due classi seconde. “Il nostro intento – ha spiegato Caggiano – era quello di creare un percorso di studio per rispondere ai bisogni del territorio e avere l’opportunità di interagire con gli attori preposti alla cura. Questa collaborazione consentirà ai nostri studenti di accrescere le loro competenze ma anche di diventare cittadini attenti e consapevoli. Proseguiremo in futuro anche con contatti con l’Università dell’Insubria e con centri di ricerca internazionale. Ringraziamo l’azienda e suoi professionisti per il contributo formativo, professionale e umano che metteranno a disposizione dei nostri ragazzi”.