“Il dono di Diotima”, in biblioteca la mostra su Massimo Bontempelli e Amelia Della Pergola. Intervista a Chiara Milani



E’ allestita nella Biblioteca di Como, al piano terra tramite cartelloni esplicativi e al primo piano con i documenti originali, la prima parte della mostraLa storia della nostra vita – Il Fondo Della Pergola-Bontempelli della Biblioteca comunale di Como che continuerà fino al 25 maggio 2019. Una mostra documentale che valorizza un’importante donazione della scrittrice e commediografa Amelia Della Pergola alla nostra biblioteca . Non tutti sanno che la biblioteca comunale non è solo un dispensatore di libri, ma custodisce testimonianze culturali a partire dal decimo secolo.
In questi ultimi anni ad opera della dottoressa Chiara Milani si è data grande attenzione alla storia del Novecento, con progetti di riordino e valorizzazione di carte e testimonianze del secolo definito “Il nostro futuro alle spalle”. Tra questi emerge l’importanza del Fondo Della Pergola-Bontempelli per lo studio della memoria collettiva, attraverso il racconto della vita personale e professionale di Amelia Della Pergola (Ancona,1886-Roma,1977), dello scrittore Massimo Bontempelli (Como, 1878-Roma, 1960) e del loro figlio Mino (Ancona 1910-Roma,1962).

Guarda l’intervista a Chiara Milani
Le carte del Fondo, raccolte in due scatoloni aperti per volontà della donatrice nel 2000, sono state da lei destinate alla città natale di Bontempelli con l’intendimento di lasciare memoria del lavoro del marito e della propria attività di scrittrice: lettere, disegni, cartoline, telegrammi per oltre duemila carte autografe di Massimo, Amelia (detta familiarmente Meletta) e Mino insieme con partiture, fotografie, pubblicazioni, costituiscono la trama di un racconto vivo e commuovente che permette di colmare lacune negli studi bontempelliani relative agli esordi dello scrittore comasco di fama internazionale fino al 1922.
In particolare, nelle corrispondenze datate 1915-1919 si innesta il tema della guerra cui Bontempelli partecipò come tenente artigliere, tema che si riverbera nella genesi delle liriche pubblicate nel 1919 con il sottotitolo poesie di guerra apposto alla seconda sezione de Il Purosangue-L’Ubriaco: liriche scritte negli ultimi sofferti mesi vissuti in trincea.

Le corrispondenze famigliari continuarono fino 1955, anno d’inizio della malattia di Massimo, mostrando uno spaccato della società culturale del secondo dopoguerra.
La documentazione relativa alla vita professionale di Amelia Della Pergola risulta di grande interesse perchè contribuisce alla conoscenza della scrittrice e concorre a tracciare un segmento della storia di genere in Italia, proponendo al vita di una donna che ha operato in ambito culturale nella difficoltà di conciliare affetti e professione, in anni ancora non facili per l’emancipazione femminile.

Gli scritti, le fotografie e i libri del fondo Della Pergola-Bontempelli, organizzati dalla curatela di Chiara Milani, costituiscono la prima parte di una mostra definitiva sulla famiglia, allargata, dello scrittore. Con il nome di Il dono di Diotima. Il carteggio privato di Amelia Della Pergola che terminera il 10 marzo, offre una panoramica di documenti inediti – lettere, fotografie, disegni, prime bozze, articoli – che integrano la biografia di Amelia Della Pergola e di Massimo Bontempelli, il loro sodalizio
artistico e il ruolo di Amelia: da moglie di intellettuale al fronte nella Grande Guerra e curatrice della sua produzione in quegli
anni, all’autonomo percorso professionale dopo la separazione con Massimo fino al grande sforzo archivistico della scrittrice. Diotima è il nome d’arte con cui Amelia Della Pergola ha firmato le sue opere.

La storia della nostra vita
Il Fondo Della Pergola-Bontempelli
della Biblioteca comunale di Como
Mostra, convegno e eventi per la promozione
e la valorizzazione della donazione di documenti inediti degli scrittori
Amelia Della Pergola e Massimo Bontempelli
16 novembre 2018 – 25 maggio 2019
Le viste guidate si effettuano nelle mattine di martedì, giovedì e venerdì fino al 17 maggio. Ogni visita dura circa 45 minuti e comprende la visione di un docufilm didattico originale di Giovanni La Rosa “La storia della nostra vita” della durata circa 15 minuti. È possibile effettuare viste guidate alla prima, alla seconda esposizione o a entrambe.
Le viste, guidate dalla curatrice della mostra Chiara Milani, sono gratuite e si effettuano esclusivamente su prenotazione.
Per informazioni, telefonare o contattare
– per telefono: 031.252850 – 031.252853
– per mail: milani.chiara@comune.como.it