Il taxista morto per salvare due ragazzi: nastro nero sulle auto per ricordarlo



Eugenio Fumagalli abitava da solo a Carugo, la compagna sotto choc. La nota dell’Unione artigiani di Milano.
Un piccolo nastro nero sull’antenna dell’auto per ricordare il collega morto, quello che per molto è un vero e proprio angelo della strada. I taxisti milanesi hanno scelto questo modo per onorare la memoria di Eugenio Fumagalli, l’uomo travolto e ucciso da un’auto nella notte tra sabato e domenica sulla Milano-Meda mentre prestava aiuto ai feriti di un incidente stradale. I due ragazzi – una coppia di fidanzati di 19 e 21 anni – si sono salvati, mentre per il tassista non c’è stato nulla da fare. Fumagalli aveva 47 anni, era alla guida del suo taxi, ‘Zulu 38, dal 2011, quando aveva lasciato la polizia per subentrare a suo padre nella licenza delle auto bianche. Stava tornando a casa, a fine turno, abitava a Carugo, in provincia di Como, e aveva una compagna che abitava in Romagna. Lui viveva da solo a Carugho, lì dove oggi in tanti lo ricordano come una gran brava persona ed ottimo lavoratore.
A comunicare la decisione di esporre su tutte le auto bianche il nastro del lutto è l’Unione artigiani di Milano. “Un nostro collega, un amico, un professionista della strada che stava svolgendo un servizio pubblico, ha perso la vita mentre era in servizio – si legge nella nota – Con grande senso civico il collega Eugenio Fumagalli stava prestando soccorso a delle persone coinvolte in incidente stradale sulla statale Milano-Meda, all’altezza dello svincolo Binzago di Cesano Maderno in direzione nord, ed è stato purtroppo travolto da un’auto. Un altro angelo della strada, un eroe dei giorni nostri, un uomo semplice, muore mentre stava aiutando persone in difficoltà“.
Ed ora non è escluso che al funerale di Fumagalli – data e luogo ancora da fissare – possano presentarsi i colleghi milanesi (lui lavorava proprio a Milano) con i loro taxi bianchi per salutare per l’ultima volta il collega morto. La compagna di Fumagalli, che abita in Romagna, è subito partita per Carugo per preparare la cerimonia.