“Io sono Mia” al cinema per tre giorni, Serena Rossi diventa Mia Martini in un film

14 gennaio 2019 | 08:01
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“Io sono Mia” al cinema per tre giorni, Serena Rossi diventa Mia Martini in un film
“Io sono Mia” al cinema per tre giorni, Serena Rossi diventa Mia Martini in un film
“Io sono Mia” al cinema per tre giorni, Serena Rossi diventa Mia Martini in un film

Non sono moltissimi gli artisti italiani che nel corso della loro carriera sono riusciti a raggiungere il successo tanto nel nostro Paese quanto all’estero. Mia Martini è una di loro. Oggi, a 24 anni dalla sua prematura scomparsa, Mimì viene omaggiata con un film, “Io sono Mia”, diretto da Riccardo Donna e al cinema dal 14 al 16 gennaio ni Cinelandia di Cà Merlata e Arosio e all’UCI Cinemas di Montano Lucino.

La voce unica di Mia Martini, graffiata da una particolare esperienza umana fatta di grandi successi, brucianti delusioni e continue crisi esistenziali, ha segnato un’epoca. Il film, prodotto da Luca Barbareschi, è un omaggio alla sua vita. A interpretare il ruolo della cantante è l’attrice Serena Rossi. Nel film è compreso anche un brano inedito; registrato e mai pubblicato da Mia Martini custodito per anni da Caterina Caselli e inserito adesso nella colonna sonora.

Una piccola figura femminile percorre i corridoi del teatro Ariston, fino a salire sul palco di Sanremo 1989. Inizia così il film Io sono mia, riannodando i fili della controversa vita di Mimì a partire dal suo momento di maggior riscatto, almeno in campo professionale.

È il giorno in cui Mia Martini rientra sulla scena dopo circa sei anni di abbandono e auto-esilio, causato da una forte depressione in parte indotta dalle cattive voci che girano in quegli anni sulla cantante. “Sai, la gente è strana: prima si odia e poi si ama”, è la prima strofa della sua nuova canzone. Un brano che la proietta nuovamente nell’Olimpo della musica italiana, dove ci è già arrivata da tempo, ma dal quale è più volte caduta.

Mimì, in un’intervista con una giornalista che in realtà a Sanremo vorrebbe incontrare Ray Charles e che considera Mia Martini solo un ripiego, ripercorre così tutta la sua vita: gli inizi difficili, con il trasferimento dalla Calabria a Milano, inseguendo un sogno; il rapporto complesso col padre che, pur amandola, la ostacola fino a farle male; una storia d’amore contrastata che la travolge segnando il suo destino sentimentale; fino ad arrivare al marchio infamante che le si attacca addosso, condizionando la sua carriera con alti e bassi.

Un’intervista, dunque, nella quale Mia Martini decide di aprirsi totalmente, a sei anni dalla prematura scomparsa. Spalancando un’enorme porta sul suo mondo contrastato, problematico, ma senza dubbio pienamente artistico.

io sono mia film

Il regista Riccardo Donna che ha già ripercorso la vita di Fabrizio De Andrè nel film “Principe libero” commenta così “Io sono Mia”: “Questo è un racconto imperfetto, come è giusto che sia, perché alcune cose Mimì non ha potuto raccontarcele, ma le abbiamo immaginate. Un racconto imperfetto, ma umano e attuale.
Perché proprio in questo mondo dove la macchina del fango è diventato uno sport molto diffuso, è giusto rendere omaggio a Mimì che della calunnia fu una tragica vittima.
Un lavoro che vorrei dedicare alla generazione che nasceva quando Mimi moriva e che forse, grazie a questo film, la conoscerà. E come ultimo appunto di questo mio diario mi piace il titolo “Io sono Mia” . Perché racchiude il riscatto di una vita vissuta con dolore.

A febbraio, invece, il biopic su Mia Martini sbarca anche in televisione, su Rai 1, in prima serata. Non si sa ancora la data ufficiale della messa in onda in chiaro della pellicola.