Giocattoli in pediatria dall’Associazione Internazionale Regina Elena onlus

27 gennaio 2019 | 10:57
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Giocattoli in pediatria dall’Associazione Internazionale Regina Elena onlus

Venerdì scorso all’ Unità di Pediatria dell’ Ospedale Sant’Anna di Como  l’Associazione Internazionale Regina Elena ha donato giocattoli ai piccoli ospiti del reparto.

Fondata in Francia oltre 33 anni fa, apolitica ed apartitica, l’Associazione Internazionale Regina Elena organizza attività caritatevoli, culturali e spirituali in ricordo di Elena del Montenegro, che ricevette da Papa Pio XI la Rosa d’Oro della Cristianità. Tra queste le “Giornate di Carità”, la 186a delle quali si è svolta il 25 gennaio a Como; altre dall’inizio dell’anno si sono svolte a Cosenza ed a Firenze, mentre la prossima avrà luogo in Terra Santa.

Il Presidente Ilario Bortolan era accompagnato da un dirigente emiliano nato a Como che ha desiderato “tornare a casa” con dei doni. Atos Serradimigni, accompagnato dalla moglie Cristiana, ha dichiarato: “Sono lieto di portare un sorriso a Como dove ho vissuto da piccolo e che ho lasciato per seguire mio padre che serviva lo Stato nella Polizia. Ma non ho mai dimenticato Como e la sua gente”.

associazione regina elena donazione sant'anna

All’incontro erano presenti il Delegato lombardo dell’Ordine Costantiniano di S. Giorgio, Nob. Giuseppe Rizzani, e la delegata modenese Maria Grazia. La delegazione è stata ricevuta dal Primario del reparto di pediatria, Prof. Angelo Selicorni, poi dalla sua vice, dott.ssa Luisa Abbagnato, che hanno ringraziato l’Associazione Internazionale Regina Elena Onlus per i 150 giocattoli nuovi. Quindi è stato visitato il reparto e la scuola e aperti i primi giochi con Atos Serradimigni che le ha consegnato alle insegnanti.

La giornata comasca è proseguita presso la Casa per anziani “don Giuseppe Allievi” ad Alzate Brianza, dove la delegazione è stata ricevuta dal direttore e dal sindaco Massimo Gherbesi con la fascia tricolore. Il Cav. Atos Serradimigni ha distribuito una confezione di cioccolatini a tutti gli ospiti. Infine, la Casa protetta Annunciata dei Padri Somaschi, che ha ricevuto diversi doni, ceste emiliane per oltre una tonnellata di viveri.

Non si tratta del primo intervento in città dell’associazione, che è attiva in 56 nazioni, e certamente ne seguiranno molti altri, anche nel comasco.

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Le nostre due ultime visite a Como furono legate alla Grande Guerra e risalgono al 2018: il 10 febbraio per la commemorazione dei Caduti d’origine transilvana che riposano in città, presso la Chiesa Ortodossa Rumena; e il 20 maggio per commemorare il Capitano Corrado Venini, nato a Como nel 1880, che nell’aprile del 1916 comandava la 91ª compagnia, utilizzata per costituire, con altre, il nuovo battaglione “Monte Suello”, inviato a contrastare la Strafexpedition. Il 18 maggio Venini venne gravemente ferito ma, per non abbandonare la linea, rifiutò di farsi trasportare al posto di medicazione, rimanendo al posto di comando per altre sette ore, prima di spirare. Alla sua memoria venne conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare.