I piccoli borghi: un valore aggiunto per la Lombardia

13 febbraio 2019 | 13:31
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I piccoli borghi: un valore aggiunto per la Lombardia
I piccoli borghi: un valore aggiunto per la Lombardia
I piccoli borghi: un valore aggiunto per la Lombardia

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L’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni della Regione Lombardia Massimo Sertori ha incontrato oggi, a Palazzo Lombardia, alcuni sindaci dei 20 piccoli centri storici lombardi che fanno parte de ‘I Borghi più belli d’Italia’. Nella nostra regione sono 20 i “bprghi più belli d’Italia”, in proviancia di Como solo Tremezzina fa parte di questo club che annovera un centinaio di piccoli centri abitati sparsi in tutta la penisola.
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Rappresentate dal vice presidente del Consiglio direttivo de ‘I Borghi più belli d’Italia’, Pier Achille Lanfranchi (sindaco di Fortunago/PV), erano presenti le amministrazioni di: Camerata Cornello (BG), Curtatone (MN), Gromo (BG), Monte Isola (BS), Monzambano (MN), Morimondo (MI), Pandino (CR), Pomponesco (MN) e Scandolara Ravara (CR)
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Tengo particolarmente ai piccoli Comuni e ai borghi lombardi. Ciascuno con una storia alle spalle – ha commentato Sertori – ciascuno fedele custode di un patrimonio culturale e paesaggistico straordinario e di tradizioni uniche”. “I piccoli Comuni – ha aggiunto – hanno tanti problemi ed esigenze diverse rispetto ai Comuni più grandi, ma la loro differenza è un valore, ne è un esempio Monte Isola, in provincia di Brescia, borgo lombardo riconosciuto terza eccellenza in Europa, dopo città del calibro di Bucarest e Praga”.

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Generico

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“Piccolo borgo” è sinonimo di partecipazione, comunità, passione, una risorsa assoluta non quantificabile per il territorio lombardo – ha continuato Sertori -. Chi lo amministra è una persona disposta a dedicarsi alla comunità, sottraendo tempo alla propria famiglia, affrontando nel quotidiano le esigenze reali, lavorando per valorizzare un indotto turistico capillare sul territorio. Dobbiamo mettere questo ‘esercito di sindaci’ nelle condizione di lavorare al meglio”.

“Il mio impegno – ha concluso l’assessore – è quello di dare maggior attenzione a queste realtà e supporto concreto ai servizi erogati, al fine di scongiurarne lo spopolamento e garantirne la sopravvivenza”.