Cavallasca e San Fermo, via al controllo del vicinato tra dubbi e proteste



Presentato ieri sera il progetto con polizia locale ed assessori. In molti chiedono più strade illuminate e maggior numero di agenti.
Un progetto e tanti dubbi. Molte anche le domande sollevate dal numeroso pubblico presente ieri sera a Villa Imbonati a Cavallasca, si è svolto un incontro pubblico, patrocinato dall’amministrazione comunale, fra i rappresentanti locali del “Controllo di vicinato” – Michele Malagoli e Alessandro Porro – il comandante della Polizia Locale – Francesco Leanza – il presidente del comitato Sicurezza – Pierangelo Marongiu – e i consiglieri comunali nonché assessori Chiara Robba e Fabio Ansideri. Tanta gente a seguire il confronto come detto e come riportato dal blog di informazione San Fermo news – Forza Cavallasca.
In pratica, sono state spiegate le modalità per poter accedere al servizio di controllo di vicinato e poter quindi apporre all’inizio di una via lo specifico cartello, che ha una funzione deterrente nei confronti dei ladri. Alcuni gruppi di persone di San Fermo e di Cavallasca si sono dette propense ad avviare questo servizio, ma non prima di aver trovato almeno il 50% di aderenti fra i residenti delle singole vie in cui si vuole instaurare questo tipo di servizio.
Molto interessante l’esposizione del comandante della Polizia Locale, il quale ha spiegato che con l’arrivo di nuove telecamere in grado di leggere le targhe degli autoveicoli, le Forze dell’Ordine saranno facilitate nell’identificazione ed individuazione dei veicoli sospetti.
“Se proprio dobbiamo dirla tutta – si legge nel blog – non ci ha convinto il fatto che, secondo una legge citata che entrerà in vigore prossimamente, i Comuni non potranno più accedere ad un database nazionale a cura del Ministero dell’Interno, in cui possono visionare e controllare le targhe degli autoveicoli, ma solo una per volta e dopo aver inoltrato specifica richiesta. La cosa non ci ha convinto perchè – a nostra domanda precisa – e cioè chi è che poi emetterà l’eventuale multa nel momento in cui le telecamere dovessero individuare una macchina sprovvista di bollo o revisione o ancora non a posto con l’assicurazione, è il Comune, non lo Stato. Quindi ci pare non del tutto convincente quanto asserito ieri sera. Perchè comunque i Comuni, dalle telecamere cosiddette di sicurezza, ci guadagnano molto più in soldi che in sicurezza“.
Tanti altri interventi dei residenti tra rabbia e preoccupazione: chi ha chiesto di migliorare l’illuminazione ed altri hanno sottolineato come nel novembre scorso comparvero delle strane faccine fuori da ogni casa di una via.
Il mese dopo, detta via, venne sistematicamente battuta dai ladri.
La faccine erano dei segnali di riconoscimento che i ladri avevano apposto fuori dalle dimore secondo un gergo tutto loro, che davano indicazioni sulle abitudini dei padroni di casa e sul grado di possibilità nell’effettuare “il colpo” in quella particolare casa.
La Polizia Locale ha confermato che si trattò effettivamente di opera dei ladri. Altrui dei presenti hanno risollecitato l’aumento del numero di vigili in organico per poter effettivamente implementare i controlli.
(foto della serata dal blog San Fermo news – Forza Cavallasca)