Como protagonista all’Unesco di Parigi con la sua seta:”Ora facciamo squadra”
Apprezzamento ed ammirazione per quello che rappresenta questo prodotto. L’invito del sindaco:”Ci metto la faccia per il futuro”
Un grande successo per Como e la Seta a Parigi con l’evento internazionale nella sede mondiale dell’UNESCO. All’incontro intitolato “The City of Como and its unique traditional knowledge” hanno partecipato i massimi vertici dell’UNESCO: il vice direttore generale, il cinese Qu Xing, il vice direttore per il settore Educazione, l’ex ministro della pubblica istruzione Stefania Giannini e l’ambasciatore dell’Italia all’Unesco Massimo Riccardo. A rappresentare la città il sindaco Landriscina e l’assessore al marketing Rossotti, poi Daniele Brunati Consorzio Como Turistica, il presidente della Camera di Commercio Taborelli, quello della Fondazione Volta Luca Levrini
L’evento, patrocinato da Comune e promosso dalla Delegazione Permanente d’Italia all’UNESCO Parigi, ha visto presenti una cinquantina di ambasciatori dei Paesi membri dell’UNESCO che hanno espresso un unanime apprezzamento e una profonda ammirazione per la capacità di Como di fare della seta un’opera d’arte e di cultura oltre che un fattore economico. La creatività e l’unicità di Como nella lavorazione della seta è stato il tema centrale dell’incontro che si è svolto nel salone del settimo piano della sede mondiale dell’UNESCO che gode di una splendida vista della Tour Eiffel.
A nome dell’UNESCO ha dato il benvenuto agli ambasciatori e alla delegazione comasca il vicedirettore generale Qu Xing che ha avuto parole di elogio per Como e per la sua straordinaria eccellenza nella seta. Sostenuti dall’Associazione Amici di Como e Fondazione Alessandro Volta, a guidare la delegazione comasca e a portare il messaggio della città all’UNESCO sono stati il sindaco Mario Landriscina e il presidente della Camera di Commercio, Ambrogio Taborelli, che nei propri interventi hanno sottolineato come la seta a Como sia un simbolo che esprime l’identità della città e un elemento unificante facendo rete tra le imprese tessili e seriche e tra le molteplici realtà culturali e sociali e che si manifesta con particolare.
Il fondatore del capitolo US dell’International Traditional Knowledge Institute, ITKI US, Giuseppe Biagini, ha spiegato che Como esprime una unicità e una creatività nella seta che rappresentano un patrimonio per la conoscenza dell’umanità. Gli aspetti di eccellenza della seta di Como sono stati ampiamente raccontati da Stefano Vitali, presidente dell’Ufficio Italiano Seta che agisce nell’ambito del Sistema Moda Italia e raccoglie molte imprese del Gruppo filiera tessile di Unindustria Como. Andrea Taborelli, invece, ha spiegato la funzione creativa e culturale di “comON” con le sue sessione annuali per i giovani designer europei e il respiro internazionale della ricerca del design comasco. A chiudere, Daniel Lumera, docente, formatore, scrittore e conferenziere di fama internazionale.
Nei vari interventi è stata sottolineata la presenza a Como di realtà straordinarie come il Setificio, una scuola unica in Italia, la Fondazione Antonio Ratti con le sue preziose collezioni di tessuti, e il Museo didattico della Seta che l’unico al mondo a raccontare e testimoniare tutte le fasi della lavorazione della seta dalla gelsibachicoltura alla confezione e alla moda. Como, dunque, al centro dell’attenzione in un evento internazionale a Parigi e per dimostrare l’eccellenza della seta oltre agli “speeches” sono stati proiettati alcuni filmati e sono stati presentati una brochure e uno speciale booklet interattivo (grazie alla presenza di QR code) che illustrano l’unicità e la creatività della più prestigiosa e riconosciuta tradizione del territorio lariano: la lavorazione serica, con i suoi Knowledge Keepers e i nuovi giovani talenti
Ulteriore lustro alla serata è stato dato dalla presenza di chef stellati comaschi Edoardo Fumagalli, Mauro Elli e Federico Beretta, che hanno permesso gli ospiti di degustare le eccellenze gastronomiche lariane, realizzate con gli ingredienti forniti da Stefano Cantaluppi e servite grazie ai servizi da tavola di CIFA del cavalier Fanfarillo.