“I Miserabili”, il capolavoro di Victor Hugo con un grande Branciaroli

24 febbraio 2019 | 13:17
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“I Miserabili”, il capolavoro di Victor Hugo con un grande Branciaroli
“I Miserabili”, il capolavoro di Victor Hugo con un grande Branciaroli
“I Miserabili”, il capolavoro di Victor Hugo con un grande Branciaroli
“I Miserabili”, il capolavoro di Victor Hugo con un grande Branciaroli

Martedì 26 febbraio e mercoledì 27 la Stagione di Prosa del Teatro Sociale di Como ha in cartellone “I miserabili” di Victor Hugo nell’adattamento teatrale di Luca Doninelli per la regia di Franco Però. Protagonista, nei panni di Jean Valjean, uno dei più grandi attori viventi, Franco Branciaroli che ritorna a Como protagonista di uno dei capolavori della letteratura e del suo personaggio dice “uno strano santo, una figura angelico-faustiana. Il ritratto di un’umanità che forse deve ancora venire”.

i miserabili teatro sociale

“I miserabili” racconta eventi avvenuti dal 1815 al 1832, nella Francia della restaurazione post-napoleonica, ma è un’opera che parla a ogni epoca, perché tocca grandi temi universali: dignità, dolore, misericordia, giustizia, redenzione. Un romanzo immenso, 1.500 pagine che appartengono non solo alla storia della letteratura, ma del genere umano come l’Odissea, la Divina Commedia, il Don Chisciotte o Guerra e Pace”.

L’imponente allestimento prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, assieme al CTB-Centro Teatrale Bresciano e al Teatro degli Incamminati, ha debuttato lo scorso ottobre a Trieste per continuare in una lunga tournée che sta toccando le maggiori città italiane.
In scena, con Franco Branciaroli, un team di ottimi attori, tutti affrontano questo impegno con grande emozione: portare “I Miserabili” su un palcoscenico è infatti un’impresa sicuramente temeraria, quasi titanica, e si trema davanti a “millecinquecento pagine ha sottolineato Luca Doninelli, che ha accettato la sfida dell’adattamento.

L’idea nasce da Franco Però: “Un’importante induzione verso questa scelta – spiega – viene dal momento che stiamo vivendo nelle società occidentali, dove si assiste all’inesorabile ampliarsi della forbice fra i “molto ricchi” e i “molto poveri”, fra chi è inserito nella società e chi invece ne è ai margini.C’è un’altra considerazione: il pubblico, a teatro, sembra sempre più attratto da operazioni legate alla narrativa. La narrativa sulla scena è un mezzo che permette anche di attrarre fasce non abituate a frequentare le platee, trattando argomenti dal valore universale…da qui I Miserabili, che è forse il romanzo più famoso che esista in occidente, ma che pochissimi hanno letto per intero, tanto è imponente”.

Vent’anni di carcere per aver rubato del pane non bastano a rendere Jean Valjean un uomo libero nella distorta visione della giustizia che abita nell’animo del benpensante e poco fantasioso Javert, deciso a braccarlo senza tregua; nessuna indulgenza sfiora il funzionario di polizia pur trovandosi nel tempo testimone sempre più colpito dall’incessante volontà benefattrice che non può non riconoscere nel protagonista.
Chi è allora il “miserabile” in una società? Colui che ruba per vivere anzi per sopravvivere alla miseria più profonda, e per questo ne vive ai margini, o colui che con tutto se stesso vuole assicurare alla giustizia chi ruba? Colui che, capito il suo errore, decide di darsi una nuova possibilità volta al bene o colui che non può accettare che un ex galeotto possa diventare “buono” e schiavo della misericordia?

Questi sono gli interrogativi che Victor Hugo nel 1862 mette al centro della sua opera
“I Miserabili” è ancora capace  di parlare al nostro tempo: “Non c’è stata una giornata delle prove – evidenzia il regista – in cui per sistemare una battuta, per cercare una parola non ci si sia imbattuti in concetti universali, pensieri che toccano il mondo di oggi, la nostra società, il pensiero francese di questi momenti… Hugo continua a stupirci e impressionarci per queste sue assonanze con l’attualità, per la capacità di affrontare temi diversissimi, di mettere assieme momenti alti e momenti bassi. Questa è un’altra sua grandezza”.

i miserabili teatro sociale

INFO
Biglietti da 27€ a 13€ + prevendita.
In vendita in biglietteria e online su www.teatrosocialecomo.it

martedì, 26 febbraio – ore 20.30 TURNO A
mercoledì, 27 febbraio – ore 20.30 TURNO B

I MISERABILI
dal romanzo di Victor Hugo

Jean Valjean Franco Branciaroli
Vescovo Myriel/Gillesnormand Alessandro Albertin
Cosette bambina/Gavroche Silvia Altrui
Marius Filippo Borghi
Cosette adulta Romina Colbasso
Courfeyrac/Montparnasse Emanuele Fortunati
Fantine/Baptistine Ester Galazzi
Enjolras/Gueleumer Andrea Germani
Thenardier Riccardo Maranzana
Javert Francesco Migliaccio
Combeferre/Babet Jacopo Morra
Madame Thenardier/Magloire Maria Grazia Plos
Eponine Valentina Violo
Adattamento teatrale Luca Doninelli
Regia Franco Però
Scene Domenico Franchi
Costumi Andrea Viotti
Luci Cesare Agoni
Musiche Antonio Di Pofi
Produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, CTB Centro Teatrale Bresciano, Teatro De Gli Incamminati