#VIVICONIMALATIRARI, l’iniziativa lanciata dai primari comaschi per la Giornata Mondiale delle Malattie Rare

25 febbraio 2019 | 14:26
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Il 28 febbraio verrà celebrata in tutto il mondo la Giornata delle Malattie Rare. Come ogni anno le persone affette da una malattia rara e le loro famiglie, le associazioni dei pazienti, i politici, i prestatori di cure, i medici, i ricercatori, si riuniranno per sensibilizzare l’opinione pubblica. Ci sono oltre 7000 malattie rare, 600-800mila persone affette in Italia, 30 milioni ne soffrono in Europa e 300 milioni nel mondo, ma per molte di queste malattie non ci sono cure.

La Giornata Mondiale  della Malattie Rare,  giunta alla sua XII edizione, da anni è caratterizzata da decine di eventi scientifici e divulgativi organizzati per celebrarla. Quest’anno lo slogan scelto è particolarmente significativo “Integriamo l’assistenza sociale con l’assistenza sanitaria”. Un appello alle istituzioni e alla società civile per dare più ascolto ai bisogni dei pazienti con malattie rare e alle loro famiglie è partito dall’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia con l’iniziativa #VIVICONIMALATIRARI, ideata da Angelo Selicorni, primario di Pediatria, a cui hanno aderito anche Alfredo Caminiti, direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Asst Lariana e primario della Pediatria di Cantù, Mario Barbarini, primario della Neonatologia-Terapia Intensiva Neonatale, Daniele Lietti, pediatra in rappresentanza dell’Ordine dei Medici di Como, Daniele Merazzi, primario Neonatologia-TIN e Pediatria dell’ospedale Valduce di Como, Gaetano Mariani, primario della Pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Erba, la neocostituita associazione comasca Diversamente Genitori e l’associazione MaRaC (Malattie Rare Como).

La richiesta è semplice: in occasione della XII edizione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare la cordata di medici e associazioni comasche chiedono a comuni, Provincia, istituzioni del territorio, parrocchie di ascoltare nelle loro assemblee, consigli, incontri un malato affetto da una malattia rara o un genitore di un paziente. Appello prontamente raccolto dal Comune di Como che ha aderito attraverso il patrocinio all’iniziativa #viviconimalatirari e, questa sera alle 20,30 in sala stemmi di Palazzo Cernezzi, la seduta del Consiglio comunale sarà preceduta da una testimonianza personale che permetterà di far conoscere e sensibilizzare sulla tematica. L’auspicio è che ci siano tante altre occasioni per ascoltare chi con le malattie rare si trova a dover fare i conti quotidianamente.

La giornata Mondiale  della Malattie Rare – spiega il dottor Selicorni quest’anno ha uno slogan particolarmente significativo: “Integriamo l’assistenza sociale con l’assistenza sanitaria”.  Da parte di chi sta sul campo l’impressione è che lo sforzo fatto da tanti, in totale buona fede, riesca con fatica a raggiungere uno dei suoi obiettivi centrali. Ovvero rendere profondamente partecipe la società civile della esperienza di vita di un malato raro e della sua famiglia”.

E’ necessario, dunque, ribaltare la prospettiva: “Dal nostro osservatorio privilegiato – prosegue il primario -, che ci espone quotidianamente all’incontro con queste famiglie, comprendiamo come sia fondamentale per chiunque conoscere la realtà di vita di queste persone. Solo se guardi negli occhi un persona e ascolti le sue parole, le sue emozioni, le sue attese, le sue fatiche, le sue speranze, le sue difficoltà, i suoi successi possono raggiungere la tua testa e il tuo cuore e diventare qualcosa di reale, di concreto, che vive accanto a te e verso cui puoi essere aperto e disponibile”.

Da qui l’idea di una sollecitazione diversa e l’invito del gruppo comasco: “Abbiamo pensato di lanciare un appello alla società civile e alle sue espressioni istituzionali e associative di ogni tipo, culturale politico e religioso – aggiunge Selicorni -.  Nella settimana di fine febbraio dedicata alle malattie rare, che va dal 25 febbraio al 4 marzo chiunque lo desideri potrà  invitare ad aprire una delle riunioni istituzionali e non, come un consiglio comunale, di circoscrizione, una messa, un incontro di partito, un incontro associativo a una persona affetta da malattia rara o un suo familiare a cui dedicare quindici minuti di tempo per fargli raccontare la sua esperienza di vita. Nessun “tecnico” dovrà essere coinvolto – conclude -, perché è la vita reale quella che conta, che va raccontata, ascoltata e valorizzata. A questa testimonianza non seguirà dibattito, basterà lasciar depositare le parole donate nel vostro cuore, nella vostra mente e nelle vostre coscienze. Sarà il futuro a dire quanto frutto avranno portato. Certamente una scelta di questo tipo arricchirà molto chi ascolterà, verrà vissuta dai “malati rari” come uno sforzo importante di accoglienza e ascolto e, chissà, potrà portare a scelte istituzionali, associative nuove e feconde. Ringraziamo sin d’ora chi vorrà raccogliere questo nostro appello”.

L’indirizzo a cui è possibile inviare l’invito per la partecipazione a un incontro è viviconimalatirari@gmail.com.

Conclude la settimana, sabato 2 marzo dalle 14 , un incontro pubblico, l’ingresso è libero, a Villa Olmo con il patrocinio del Comune, per approfondire e confrontarsi sugli aspetti sociali e sulle strategie possibili per fare in modo che le malattie rare non rappresentino una condanna. Assistenza quotidiana, bisogni educativi, lavoro, sport e associazionismo, sono i temi che saranno trattati durante il convegno “L’integrazione socio-sanitaria nelle malattie rare: tanti attori per un unico obiettivo”
L’evento, che sarà moderato da Francesca Guido, giornalista, è organizzato in occasione della XII Giornata Mondiale delle Malattie Rare da Asst Lariana e dagli ospedali Valduce di Como e Fatebenefratelli di Erba in collaborazione con le associazioni Abio Como, S.I.L.V.I.A, Diversamente Genitori e MaRaC – Malattie Rare Como, con il contributo dei Lions Club Monticello e Cernobbio e aidweb.org e con il patrocinio del Comune di Como.

L’incontro sarà introdotto da Angelo Selicorni e aperto dalle testimonianze di due genitori rappresentanti di Diversamente Genitori e MaRaC. Poi sarà la volta degli esperti. Federica Zanetto, pediatra, presidente dell’Associazione Culturale Pediatri, interverrà con la relazione “Malati rari e assistenza quotidiana: quale mission per la medicina territoriale?”, mentre Francesco Longo del Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale dell’Università Bocconi di Milano,membro del Consiglio Superiore di Sanità, interverrà su “Quali risorse per l’integrazione socio-sanitaria?”.
“Integrazione scolastica: dalla teoria alla pratica” è il titolo dell’intervento di Franco Castronovo, referente degli alunni con bisogni educativi speciali dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Como, mentre  Massimiliano Monaci, professore di Sociologia dell’Organizzazione alla Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano approfondirà il tema “Malattie rare e lavoro: quali strumenti e quali strategie?”. Concluderanno il convegno Linda Casalini, consigliere Federale FISDIR – Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali con “Lo sport quale strumento di inclusione della persona con malattia rara: quali possibilità?” e Annalisa Scopinaro, vicepresidente di Uniamo – Federazione Italiana Malattie Rare onlus, riferirà su “Associazionismo e malattie rare: tra specificità e trasversalità”.

I dati

In Italia le persone affette da malattie rare sono 600-800mila e le patologie sono più  7-8mila, con diversi gradi di problematiche e disabilità correlate. “In provincia di Como – ha specificato Selicorni – la prevalenza è di un malato raro ogni 250 persone. Nell’80% dei casi l’esordio è in età pediatrica”. Numeri rilevanti che evidenziano come lavorare per accendere i riflettori sulla questione sia importante per la comunità tutta”.  Il dottorAlfredo Caminiti, sottolinea quanto un’iniziativa come questa possa contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone affette da malattie rare. Patrizia Conti ricorda come sia essenziale lavorare insieme e accompagnare i bambini nella crescita e nello sviluppo, alleviando così il senso di solitudine delle famiglie. Mario Barbarini, inoltre, pone l’accento sui bambini fragili, anche nati prematuri o con patologie croniche già alla nascita, mentre Daniele Merazzi evidenzia la necessità di avere con il paziente alleanza e condivisione perché, innanzitutto, persona “rara”. Conclude Francesca Cappello, presidente dell’associazione Diversamente Genitori, che pone l’attenzione sulle esperienze di malati e famiglie, nelle quali il comun denominatore è la paura. A questa si aggiunge il senso di solitudine che, secondo Francesca, si può sconfiggere con la condivisione. E’ da qui che riparte la speranza per un futuro ricco di solidarietà e vicinanza.

(nella foto Daniele Merazzi, Alfredo Caminiti, Francesca Cappello, Angelo Selicorni, Patrizia Conti e Mario Barbarini)