Aspettando Parolario: In “Sospensione” Michele Neri sbatte in faccia una storia sbagliata

28 febbraio 2019 | 08:10
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Aspettando Parolario: In “Sospensione” Michele Neri sbatte in faccia una storia sbagliata
Aspettando Parolario: In “Sospensione” Michele Neri sbatte in faccia una storia sbagliata
Aspettando Parolario: In “Sospensione” Michele Neri sbatte in faccia una storia sbagliata

Il ciclo di incontri “Aspettando Parolario” prosegue domani, venerdì 1 marzo alle 18, con la presentazione di “Sospensione” il libro d’esordio di Michele Neri aLa Feltrinelli di via Cesare Cantù a Como.

Con una lingua pungente e carnale come il Bret Easton Ellis di “Meno di zero”, Michele Neri in questo romanzo porta la riflessione sul tempo che passa, ma non muta, sulle generazioni che si perdono e sull’incessante richiesta di desiderio che caratterizza l’animo umano.

Il protagonista di “Sospensione” (Centauria edizioni),  è un italiano sui cinquanta, fuggito anni prima dal suo paese e stabilitosi a Roubaix, nel nord della Francia, dove si è fatto una famiglia e una carriera come direttore di un’azienda che produce rivestimenti in fibra d’amianto, nocivi per la salute. Un impero eretto sul commercio dei letali laterizi. Per un quarto di secolo Gabriele si è destreggiato tra allarmi scientifici incalzanti, indennizzi per zittire le famiglie delle vittime, acrobazie finanziarie per salvaguardare i profitti aziendali, soffocando in un lavoro, in una famiglia e in un Paese che detestava. Alla fine torna in Italia alla ragione della sua fuga giovanile e all’origine del suo fraintendimento esistenziale che lui, alzando un velo impenetrabile, aveva rimosso. A distanza di anni dovrà fare i conti con la violenza liberatoria della verità.

Un romanzo sulle scelte sbagliate di un cinquantenne. Quella di mezzo è da sempre l’età in cui si tirano le somme sul proprio vissuto e, in letteratura, le somme finiscono col servire puntualmente un conto amaro, fatto di rimpianti, come se fosse appunto il rimpianto la misura della nostra sensibilità.

Con “Sospensione” Neri sbatte in faccia al lettore una storia che è la storia di tutti. La storia di chi vive sospeso tra una crisi che diventa via via sempre più consapevole e l’illusione di vedersi realizzato, di aver esaudito i propri desideri. Finché, invece, non ci si rende conto che non c’è nulla di più vano di un sogno costruito a misura, disegnato per comodità e opportunismo e che, invece, è assolutamente lontano dal sé. Neri non si fa scrupolo alcuno, da buon fotografo del reale. Mostra l’irrazionalità della vita umana senza retorica e senza addolcire la pillola: una corsa verso l’ignoto. Durante la quale  si cerca un senso, una spiegazione. Finché non si capisce che quel senso è anche sbagliato.

aspettando parolario neri
Michele Neri è nato a Milano. Giornalista culturale per quotidiani e periodici, ha diretto l’agenzia Grazia Neri e fondato Makadam, la prima comunità al mondo d’immagini scattate col cellulare. Ha pubblicato per Mondadori “Scazzi”, mémoire famigliare scritto insieme al figlio, e con Gallucci Photo Generation, indagine sulla fotografia nell’epoca dei social media.
L’autore dialoga con Alessio Brunialti. L’incontro è organizzato da Parolario in collaborazione con La Feltrinelli di Como.