Il branco abusa della ragazzina, amiche “sequestrate” in casa: cinque fermati

La brutta storia arriva dal canturino ed è di diverse mesi fa. IL tempo necessario ai carabinieri di Rebbio, assiema ai colleghi della compagnia di Cantù e del comando proivinciale di Coimo, di chiudere il cerchio, avere tutti i riscontri del caso e le testimonianze delle vittime. E di eseguire – stamane – cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere: due al Bassone, una a Varese, altre due al carcere minorile Beccaria di Milano.

Il branco è stato fermato dopo aver fatto vivere un pomeriggio da incuboi a quattro giovani ragazze minorenni, tutte del canturino anche loro. Portate a casa di uno di loro (maggiorenne) e poi chiuse a chiave all’interno. Impossibilitate ad uscire per ore. Di fatto un sequestro di persona a tutto tondo. In aggiunta – solo ad una di loro, classe 2002 – ad abusi sessuali compiuti dal branco di cinque ragazzi (due minorenni): non un rapporto vero e proprio, ma tanto da configurare l’accusa di violenza sessuale di gruppo. Baci, palpeggiamenti ed altri comportanti molto spinti. La ragazza avrebbe rifiutato in modo netto e categorico il rapporto con loro.

Le indagini sono partita a luglio pochi giorno dopo lo squallido episodio. Il tutto grazie ad una segnbalazione arrivata ai carabinieri di Rebbio. Poi gli approfondimenti e le verifiche. Stamane le ordinanze tutte eseguite: due dei fermati hanno 17 anni, gli altri tre maggiorenni da poco. Nessun collegamento diretto con la baby-gang smantellate nelle scorse settimane spiegano i carabinieri. I protagonisti sono tutti stranieri, albanesi e marocchini, domiciliati con le rispettive famiglie a Cantù ed hinterland. A due di loro (i minorenni) contestato anche il possesso di droga e la cessione agli altri tre. Le ragazze portate a casa e “sequestrate” non avrebbero assunto stupefacente: lo avrebbero rifiutato decisamente.