Terrorismo, condannato l’egiziano di Fenegrò: convinse il figlio a combattere
L’uomo fermato un anno fa, la moglie allontanata dall’Italia. Le parole della dirigente Digos di Como.
4 anni e due mesi di reclusione, poi ,l’espulsione dall’Italia. Il Gup di Milano ha emesso in queste ore la sua sentenza di condanna per il 53enne di origine egiziana residente a Fenegrò, arrestato nel gennaio 2018 con l’accusa di terrorismo. L’uomo avrebbe convinto il figlio 23enne ad andare a combattere in Siria tra i Foreign Fighters. Per lui l’accusa è di associazione a delinquere con finalità di terrorismo internazionale. Il giudice ha concesso le attenuanti generiche in quanto l’imputato ha fornito collaborazione agli inquirenti italiani che indagavano sul caso di un rapimento di un ex consigliere della Lega veneto, scomparso in Siria negli anni scorsi.
L’arresto dell’egiziano aveva suscitato grande clamore a Fenegrò dove l’uomo ha portato la sua famiglia negli anni scorsi.