Grande riscatto UnipolSai e la Coppa Italia resta nelle sue mani: è qui la festa!

23 marzo 2019 | 14:14
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Grande riscatto UnipolSai e la Coppa Italia resta nelle sue mani: è qui la festa!
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Grande riscatto UnipolSai e la Coppa Italia resta nelle sue mani: è qui la festa!
Grande riscatto UnipolSai e la Coppa Italia resta nelle sue mani: è qui la festa!

La squadra di Bergna va via come un treno in avvio, poi subisce il ritorno di Santo Stefano. Le immagini

La Coppa Italia di basket in carrozzina resta a Cantù. La sesta della storia e la quarta consecutiva nella ormai lunga e vittoriosa saga targata UnipolSai. Arrivata dopo un momento a tinte scure, rappresenta il riscatto di un gruppo che ha lottato per 40’ contro un avversario caparbio e determinato come Santo Stefano. In pericolo proprio nell’ultimo eterno minuto (74-70), la vittoria dei brianzoli per 82-73 è stata il frutto della tenacia applicata al talento. Se in semifinale il protagonista indiscusso era stato un Filippo Carossino con mano d’oro e grinta da vendere, la finale è stata molto di Adolfo Berdun, regista e cecchino come tutti lo conoscono, con 37 punti (63% dal campo) e 9 assist. Attorno a loro otto fedelissimi compagni, una squadra unita che dal primo all’ultimo minuto ha voluto voltare pagina dopo lo schiaffo europeo e ha messo in bacheca il primo trofeo del 2019.

Una grandissima partita, giocata a ritmi infuocati – sono le prime parole di coach Marco Bergna -, la nostra difesa ha limitato una squadra come Santo Stefano e il suo leader Sofyane Mehiaoui lasciato a 7 punti. Sapevamo che non sarebbe stata una gara facile ma è stata una vera e totale prova di carattere per noi, non abbiamo mollato mai anche quando Bedzeti e compagni sono arrivati a -4. Siamo stati pazienti, abbiamo amministrato bene e siamo riusciti ad allungare di nuovo. Complimenti a tutta la squadra, oggi è stata la partita di Berdun ma in queste due gare di Coppa Italia si è visto un Filippo Carossino che ha dato anima e cuore, mettendo a frutto tutto il lavoro che sta facendo per la sua crescita. A tutti i ragazzi va il mio plauso, questa Coppa Italia è tutta meritata”.

Parte bene la UnipolSai sul parquet del PalaMura di Porto Torres: difesa asfissiante e un discreto 40% dal campo che porta il tabellone sul 5-2 con 7’30” da giocare. Più nervosa la prestazione marchigiana, già caricata di 4 falli (Sofyane Mehiaoui, Dimitri Tanghe e 2 per Sabri Bedzeti) con 6’50” sul cronometro. La risposta di Santo Stefano non tarda ad arrivare, con Bedzeti e Jordi Ruiz a tenere il passo dell’offensiva biancoblù trainata da Filippo Carossino e Ahmed Raourahi: vantaggi misurati a ritmi alterni fino alla rinnovata parità sul 14 pari a 2’18” dalla sirena. Nessuna inversione di tendenza sul finale, stesso copione e tabellone sul 18-18. Ancora Carossino leader tra i suoi (8), 9 i punti a referto per Ruiz.

Servono 120” di prove al tiro prima che il tabellone torni ad azionare i suoi led: 1/2 per Santorelli dalla lunetta (19-18), non spreca Bedzeti su fallo di Berdun (19-20). Riparte con l’italoargentino l’allungo della UnipolSai (21-20), poi Papi e Geninazzi fino al +5 UnipolSai con 5’50” sul cronometro che costringe coach Roberto Ceriscioli al time out. Ancora Papi per il +7 Cantù, Berdun per il 29-20 a 3’50” dalla sirena. Il terzo fallo di Santorelli (concretizzato da Bedzeti sul 29-22) rimescola le carte biancoblù in campo: dentro Ian Sagar e Mariana Perez, fuori Santorelli e Raourahi. Di nuovo Papi e Berdun per il massimo vantaggio UnipolSai (+ 13 sul 35-22), poi Andrea Giaretti a rimettere in gioco i suoi (35-24). Ultimo scambio tra Berdun e Ruiz: secondo quarto in archivio, punteggio sul 35-26. Parziale di quarto in ampio favore della UnipolSai (17-8), al 48% dal campo e trainata dai 21 punti di Berdun (11) e Carossino (10).

L’avvio è nel segno dell’italoargentino che cerca di macinare distanza su Santo Stefano con la tripla del 40-26. Il contropiede di Sagar, poi Bedzeti al quarto fallo costringe coach Ceriscioli a rivoluzionare il quintetto: fuori con Mehiaoui e Schiera, entrano Ghione, Giaretti e Feltrin. Il lungo maceratese sblocca la situazione ma la risposta arriva dal capitano canturino che si aggiudica canestro più fallo (47-33). Inizia una rincorsa colpo su colpo, Santo Stefano prova a rientrare rosicchiando punti ritrovando la mano di Ruiz che mette la tripla del 53-47, rientrando pienamente in partita a meno di 3’ alla terza sirena. Geninazzi con sapienza taglia l’area e si procura un gioco da 3 che vale di nuovo il +10 (59-49). Il finale è tutto di Berdun che ha la mano calda e con 17 punti in 10’ porta i suoi a chiudere il parziale sul punteggio di 66-52.

Ultimi dieci minuti di sofferenza, con Santo Stefano mai doma nonostante l’uscita dai giochi di Tanghe per quinto fallo. Carossino continua nel suo stato di forma e mette il 73-59 a 6’ dalla fine. Due passaggi a vuoto per la UnipolSai che cerca di amministrare ma spreca molte energie in difesa. Bedzeti con due giocate prepotenti riporta Santo Stefano a -8 (73-65), sono minuti pesantissimi dove la lucidità va cercata in ogni passaggio. È sempre il numero 29 a dominare questi ultimi possessi, mentre la UnipolSai prova a resistere ma evidentemente è in affaticamento. Time out di coach Bergna, entra Sagar per Carossino, mentre Mehiaoui dalla lunetta fa il 74-70 con 1’12’’ alla sirena. Il momento più pericoloso di tutto il match, con l’inerzia inequivocabilmente dalla parte dei marchigiani. La palla scotta ed è molto pesante, Berdun mette il 76-70, poi la UnipolSai subisce il fallo sistematico di Santo Stefano che vuole allungare questi 50’’ il più possibile. Giaretti sceglie proprio l’italoargentino che dalla linea di carità fa 2/2 (76-71) ma Sagar trova sulla sua strada Bedzeti e lo spedisce in lunetta per il 78-73. Giaretti spende il suo quarto e quinto fallo su Berdun che fa 3/4 (79-73), poi è la volta di Carossino che dai liberi chiude in gloria e sigilla la partita a 6’’ dalla fine con il punteggio di 82-73. Coppa Italia a Cantù, fine dei giochi.