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Lo choc delle colleghe all’asilo di Cernobbio. Ma c’è anche l’affetto dei genitori

29 marzo 2019 | 22:46
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Primo giorno dopo l’arresto dell’educatrice per maltrattamenti. L’imbarazzo di accogliere papà e mamma alla porta…..

La cosa più difficile, ieri mattina, è stata quella di andare ad aprire la porta dell’asilo ai piccoli ospiti ed ai loro genitori. Choc e sconcerto, ma anche evidente e naturale imbarazzo dopo quello che è successo solo 24 ore prima con l’arresto di una educatrice di 58 anni, di Tavernola, accusata di ben 11 casi di maltrattamenti verso i bambini a lei affidati. Le colleghe della maestra fermata dai carabinieri stanno vicendo ore difficili, da vero incubo per qualcuno. Ma non ci sono state solo sguardi severi e impacciati anche dei genitori. Da quanto si è potuto apprendere, anche qualche gesto di concreto e sincero affetto verso di loro. Da parte di alcuni genitori arrivati ad accompagnare i piccoli. Va detto, ad onore di cronaca, che non ci sono state defezioni, del resto neppure tanto improbabili di fronte ad una situazione simile. Tutti sono al loro posto.

Perchè è vero che la collega ha sbagliato – ed è ora ai domiciliari a casa sua a Tavernola – ma è altrettanto vero che chi ogni giorno lavora nella struttura vuole dimostrare, come ha detto il sindaco Monti, che in questo asilo ci sono persone sane e di valore e che l’attenzione a piccoli e famiglie viene prima di tutto. L’attività va avanti anche se con un pò di fatica e comprensibile disagio. Finora le altre educatrici non sono ancora state sentite da Procura e carabinieri alla ricerca di riscontri sul comportamento della collega allontanata dall’asilo per i suoi metodi poco educati – per usare un eufemismo – verso i piccoli.

L’educatrice arrestata sarà interrogata nelle prossime ore per l’interrogatorio di garanzia da parte del giudice che ha firmato il provvedimento restrittivo verso di lei.