Libri e vini sulla A60 delle canzoni. Olden, Caselli e Pratelli a L’Officina della Musica

L’autostrada A60, nella realtà, è la tangenziale di Varese. Poco evocativa e non certo famosa per il vino. Ma nell’immaginario di Olden, Roberto Caselli e Maurizio Pratelli è una via scandita da canzoni, libri e bicchieri di vino accumunati dalla qualità e dalla passione con cui sono nati e, giovedì 11 aprile a L’Officina della Musica, ci sarà l’occasione per condividerne la bontà anche a Como.
Lo spunto parte da A60, il nuovo lavoro del cantautore Olden, all’anagrafe Davide Sellari classe 1978, uno cresciuto con le audio-cassette degli anni ’60 dei genitori, che ne hanno influenzato la formazione artistica facendone … un pò un giovane vecchio che avrebbe desiderato nascere una trentina di anni prima. A60, è il suo quinto lavoro discografico ed è una collezione di nove brani provenienti appunto da quei Sixties tanto amati, tutti diventati successi, ma non per forza brani strafamosi. Qualche esempio: Fiume amaro di Miky Theodorakis per Iva Zanicchi, Lei di Adamo, Giovanni Telegrafista di Jannacci e Resta (Stay) di Maurice Williams, ma in versione italiana con il testo di Mogol, che nella versione di Olden vibra ancora di energia positiva
Se Olden omaggia, cantandole, le canzoni d’autore, Roberto Caselli, giornalista e storica voce di Radio Popolare, le raccoglie nel saggio Storia della canzone italiana (Hoepli). Il nostro paese ha una ricchezza infinita di canzoni che raccontano di noi stessi, in modo tanto profondo da diventare, nei casi migliori, universale. Il volume analizza lo sviluppo della canzone italiana ponendo l’accento sull’importanza dei contesti sociali che l’hanno via via determinata, mostrando che anche l’analisi di una forma d’arte “minore” può sovrapporsi o addirittura sostituire quella narrata dai libri di storia.

Ultimo arriva il brindisi. Ci pensa Maurizio Pratelli, critico musicale e scrittore, in procinto invece di concludere la trilogia di Vini e Vinili con il volume Gaber & Champagne.
Appuntamento giovedì 11 aprile alle 19.30 per il concerto, il racconto e un bicchiere di vino, quello non sulla A60, ma su un’antica strada della provincia di Ragusa che gli da il nome: SP68 di Arianna Occhipinti, giovane e appassionata enologa.
ingresso soci con degustazione 15 euro