La Grande Arte al Cinema: Jeremy Irons dentro “Il museo del Prado”

14 aprile 2019 | 12:29
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La Grande Arte al Cinema: Jeremy Irons dentro “Il museo del Prado”
La Grande Arte al Cinema: Jeremy Irons dentro “Il museo del Prado”
La Grande Arte al Cinema: Jeremy Irons dentro “Il museo del Prado”
La Grande Arte al Cinema: Jeremy Irons dentro “Il museo del Prado”

&nbsp Lunedì 15, martedì 16 e mercoledì 17 aprile, i Cinelandia Como Cà Merlata e Arosio Bianza, l’UCI CInemas Montano Lucino e Spazio Gloria di via Varesina solo martedì e mercoledì alle 21), propongono il nuovo film della rassegna “La Grande Arte al Cinema”:  Il Museo del Prado – La corte delle meraviglie con la partecipazione straordinaria del Premio Oscar Jeremy Irons.

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Il primo viaggio cinematografico attraverso le sale, le storie e le emozioni di uno dei musei più visitati del mondo, che con un tesoro di 8000 opere d’arte incanta ogni anno quasi 3 milioni di visitatori a Madrid. In questo 2019 che ne celebra il duecentesimo anniversario, raccontare il Prado di Madrid dal giorno della sua “fondazione”  significa percorrere almeno sei secoli di storia, perché la vita della collezione del Prado ha inizio con la nascita della Spagna come nazione e con il matrimonio tra Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia. Un’unione che sancisce l’avvio del grande impero spagnolo.
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Capolavori straordinari che raccontano la storia della Spagna e di un intero continente. Ci troviamo in uno dei templi dell’arte mondiale, un luogo di memoria e uno specchio del presente con 1700 opere esposte e un tesoro di altre 7000 conservate. Una collezione che racconta le vicende di re, regine, dinastie, guerre, sconfitte, vittorie. Ma anche la storia dei sentimenti e delle emozioni degli uomini e delle donne di ieri e di oggi, lei cui vite sono intrecciate a quella del museo: regnanti, pittori, artisti, architetti, collezionisti, curatori, intellettuali, visitatori.

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la grande arte al cinema il museo del prado

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Per molto tempo nel corso dei secoli, la pittura è stata una lingua universale, che non ha conosciuto frontiere. E se c’è un museo dove si rende evidente che la pittura non è stata toccata dai nazionalismi, questo è proprio il Prado, con le sue collezioni eclettiche e sfaccettate capaci di raccontare come l’arte non abbia passaporti limitanti, ma sia al contrario un viatico universale in grado di comprendere e raccontare i pensieri e i sentimenti degli esseri umani. I dipinti del Prado riflettono un’epopea unica nel suo genere, che ha dato origine ad uno dei musei più importanti del mondo. Una raccolta “fatta più con il cuore che con la ragione”; perché re e regine hanno scelto solo ciò che amavano.