Rex Foster, un cow boy All’UnaeTrentacinqueCirca di Cantù

Giovedì 25 aprile legate il vostro cavallo davanti All’UnaeTrentacinqueCirca in via Papa Giovanni XXIII a Cantù, sul palco del live club c’è Rex Foster uno dei più famosi cantautori del Texas
Un gradito ritorno in Brianza per Rex, da tre decenni, protagonista indiscusso del folk rock al fianco di Willie Nelson, Townes Van Zandt e Jerry Jeff Walker, “Mi sono innamorato dell’Italia e degli italiani, sono tutte persone passionali”ha detto Rex. Il cantautore ha iniziato la sua carriera nella città di San Antonio in Texas. Era il 1964 e lui cantava nei “Rachel’s Children”.
Nel 1969 la partecipazione al “Medicine Ball Carovan”, un documentario itinerante con artisti di primo piano come B.B. King e molti altri.
Negli stessi anni, Foster registra il suo primo album in Francia facendolo uscire nel 1970. Dopo la registrazione, l’autore ha trascorso un anno a Parigi e ha fatto poi ritorno in Texas per continuare la sua carriera musicale, che si è però interrotta nel 1976 per problemi con l’alcool. Rex riprende a suonare nel 1982 quando decide di voltare pagina e cambiare completamente vita. “Le case discografiche gli chiedevano di continuare il percorso di registrazione, ma lui ha rifiutato anche grandi richieste perché voleva essere più libero” ha spiegato il promoter Luca Dai.
Nel 1984 Rex diventa padre di Rachel, in onore alla sua prima band, e dedica cinque anni alla vita di sua figlia. “Non producevo più nulla ma continuavo a suonare e scrivere canzoni“.
Il secondo album esce solo quattro anni più tardi, nel 1989 e sarà soprannominato “Yellow Album” per via della sua copertina di colore giallo. Nel 1994 esce “Believin'” e nel ’98 ha inizio la collaborazione con Peter Rowan, che sarà coronata nel 2000 con la pubblicazione del disco “Buffalo Zen”.
Nel frattempo, Rex Foster è in tour per l’Europa, che gira in treno arrivando anche in Italia nel 1997, dove ad aprire i suoi concerti trova l’amico Luigi De Gregori.
Di tutta la sua carriera, l’artista texano ricorda con un sorriso il successo del brano “Thinking about Bob Dylan”. “L’avevano appena mandato in radio e Bob Dylan chiamò per sapere dove poteva trovare il disco.” ha raccontato.
Seguono “The Trio Session” sessione Live ripresa in studio e “That extra mile” con Peter Rowan, pubblicato nel 2009. Nel 2011 l’artista si reca in Italia e in Europa, pensando che fosse l’ultima volta per via di una grave malattia.
“Ci eravamo salutati con affetto. Ci siamo sentiti spesso durante la malattia e mi diceva che la prima cosa che avrebbe
fatto una volta guarito sarebbe stato prendere un aereo per venire in Italia, e così è stato. Rex ne è uscito vincitore, la
sua storia ha dell’incredibile” ha spiegato Luca Dai.
Nel 2016 esce per la SteadyBoy Records il disco “The Lost Recordings”, che in realtà non è altro che il suo secondo album del 1974, che si era incredibilmente perso dopo varie peripezie.
Il 14 febbraio 2019 esce sempre per la stessa etichetta il favoloso disco Heart.
Nel disco ci sono canzoni scritte con alcuni amici fra cui Peter Rowan, Dana Cooper e lo stesso Luca Dai e vede la presenza di straordinari musicisti come Cindy Cashdollar.
Giovedì 25 aprile ore 21.30
Rex Foster (from USA) at 1e35Circa
Opening act: Daimon 27