Albavilla, il difficilissimo ritorno in classe dopo la morte della giovane “prof”



Sgomento, dolore, tanta incredulità. Alunni in classe, ma non è possibile fare finta di nulla. Si aspetta la data del funerale.
No, non è stato un giorno come gli altri. Non può essere un giorno come gli altri. Impossibile fare finta di nulla, impossibile non ritornare in classe senza il magone o il pensiero alla giovane prof che ieri mattina era tra i banchi ed oggi non c’è più. Stroncata da un malore improvviso – una probabile emorragia cerebrale fulminante in attesa di una conferma dall’autopsia – mentre era in classe con i suoi alunni. Era la prima ora, stava facendo una sostituzione in terza D alle media di via Porro di Albavilla. E’ caduto davanti ai ragazzi all’improvviso, si è poi ripresa sia pure di poco, ma non ce l’ha fatta.
Arrivata in ospedale in condizioni disperate – al Valduce – è morta poco dopo. I medici non hanno potuto fare nulla per salvare la donna, 41 anni di Tavernerio, e neppure il figlio che aveva in grembo, sesto mese di gravidanza. Uno choc pazzesco, una notizia raggelante come l’ha definita il sindaco di Albavilla Giuliana Castelnuovo. E in effetti ha gelato proprio tutti all’istituto comprensivo di Albavilla.
Oggi il ritorno in classe, come detto. Tra singhiozzi e sguardi bassi, tra difficoltà a parlare e la voglia di restare in silenzio. Il dolore delle colleghe della scuola, lo sgomento della preside. Gli alunni, che bene conoscevano la Prof Forni – insegnava educazione artistica – , ancora sotto choc. Lezioni a singhiozzo oggi, non è certo facile salire in cattedra come se nulla fosse successo. Sgomento e dolore, una scuola ancora sconvolta. Come sconvolto è il paese di Albavilla – la notizia si è subito diffusa a macchia d’olio – e quello di Tavernerio, lì dove Laura abitava con il marito ed il figlio primogenito di sei anni a Solzago. Ora si aspetta la conferma dall’autopsia di questo improvviso malore, devastante per Laura, e poi la data dell’ultimo saluto. Tanti oggi in aula hanno rivolto un pensiero, una preghiera per l’insegnante scomparsa.