Albavilla, il difficilissimo ritorno in classe dopo la morte della giovane “prof”

14 maggio 2019 | 10:24
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Albavilla, il difficilissimo ritorno in classe dopo la morte della giovane “prof”
Albavilla, il difficilissimo ritorno in classe dopo la morte della giovane “prof”
Albavilla, il difficilissimo ritorno in classe dopo la morte della giovane “prof”

Sgomento, dolore, tanta incredulità. Alunni in classe, ma non è possibile fare finta di nulla. Si aspetta la data del funerale.

No, non è stato un giorno come gli altri. Non può essere un giorno come gli altri. Impossibile fare finta di nulla, impossibile non ritornare in classe senza il magone o il pensiero alla giovane prof che ieri mattina era tra i banchi ed oggi non c’è più. Stroncata da un malore improvviso – una probabile emorragia cerebrale fulminante in attesa di una conferma dall’autopsia – mentre era in classe con i suoi alunni. Era la prima ora, stava facendo una sostituzione in terza D alle media di via Porro di Albavilla. E’ caduto davanti ai ragazzi all’improvviso, si è poi ripresa sia pure di poco, ma non ce l’ha fatta.

Arrivata in ospedale in condizioni disperate – al Valduce – è morta poco dopo. I medici non hanno potuto fare nulla per salvare la donna, 41 anni di Tavernerio, e neppure il figlio che aveva in grembo, sesto mese di gravidanza. Uno choc pazzesco, una notizia raggelante come l’ha definita il sindaco di Albavilla Giuliana Castelnuovo. E in effetti ha gelato proprio tutti all’istituto comprensivo di Albavilla.

Oggi il ritorno in classe, come detto. Tra singhiozzi e sguardi bassi, tra difficoltà a parlare e la voglia di restare in silenzio. Il dolore delle colleghe della scuola, lo sgomento della preside. Gli alunni, che bene conoscevano la Prof Forni – insegnava educazione artistica – , ancora sotto choc. Lezioni a singhiozzo oggi, non è certo facile salire in cattedra come se nulla fosse successo. Sgomento e dolore, una scuola ancora sconvolta. Come sconvolto è il paese di Albavilla – la notizia si è subito diffusa a macchia d’olio – e quello di Tavernerio, lì dove Laura abitava con il marito ed il figlio primogenito di sei anni a Solzago. Ora si aspetta la conferma dall’autopsia di questo improvviso malore, devastante per Laura, e poi la data dell’ultimo saluto. Tanti oggi in aula hanno rivolto un pensiero, una preghiera per l’insegnante scomparsa.