Margaret Lucia a Villa Bernasconi: un omaggio alle compositrici spagnole e statunitensi

30 maggio 2019 | 15:06
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Margaret Lucia a Villa Bernasconi: un omaggio alle compositrici spagnole e statunitensi

Sabato 1 giugno alle ore 18:30, ultimo appuntamento in Villa Bernasconi a Cernobbio con le emozioni dei suoni e delle melodie della rassegna musicale “WunderKammer”, quest’anno alla sua seconda edizione, con la novità della presenza di artisti internazionali nel programma.
Dopo il “Violino virtuoso” di Michel Gershwin e l’esibizione della soprano Kaori Yamada, (vincitrice del Premio Bernasconi-Musicainscena), sarà protagonista la pianista americana Margaret Lucia, in tour in Europa grazie al premio Fulbright Senior Scholar Award, che le ha permesso di studiare, in Spagna, più intensamente e da vicino la musica dalle autrici contemporanee.
Compositrici spagnole e statunitensi: un omaggio al passato, abbracciando il presente, esplorando il futuro” è il titolo del programma che Margaret Lucia eseguirà nella stanza della musica del museo di Villa Bernasconi per presentare opere di compositrici contemporanee spagnole ed americane. Alle molte sfaccettature di questo originale programma si aggiunge anche un altro elemento particolare: la combinazione con uno strumento antico ed elegante – il pianoforte a coda Pleyel della “Collezione Laura Alvini” in un posto altrettanto elegante – Villa Bernasconi a Cernobbio. Sebbene sia contemporanea, la musica è stata selezionata per evidenziare l’intimità e l’atmosfera unica del pianoforte stesso, ma anche dell’ambiente in cui verrà eseguita.
I posti sono limitatissimi ed è necessaria la prenotazione sul sito www.villabernasconi.eu (Euro 8).
Tra le opere che verranno presentate ci sono molte connessioni: alcune sono dediche, o meglio le opere includono riferimenti musicali a compositori di generazioni precedenti, da Bach (Marga Richter) alle zarzuelas di Jacinto Guerrero (Alicia Díaz) a Tomás Marco (Mercedes Zavala), fornendo così una finestra sui collegamenti musicali tra passato e presente; altre opere, invece, mescolano provenienze ed influenze geografiche ai più vari stili, in modi nuovi. Si trovano anche diverse forme popolari di musica, tra cui il valzer in “La noca y la mendicant” di Rosa Garcia Ascot e “Tres Valses Tres” di Alicia Santos, il ragtime, in “Acumulat Rag” di Cruz Lopez de Rego e il tango ne il “Tango belga” di Beth Anderson, che aggiunge nuove interpretazioni di questi generi consacrati nel tempo e nella storia della musica. In programma anche”Colección de Haikus” in cui Mercedes Zavala esplora le possibilità sonore suggerite dall’intimità e dalla raffinatezza della poesia giapponese Haiku e Il “Notturno” di Sheila Silver, versione per pianoforte di un raga indiano, in cui il pianoforte è, in questo caso, uno strumento piuttosto improbabile.
Tra i temi affrontati, anche quelli così attuali del cambiamento climatico, da parte delle due compositrici, Anna Rubin e Whitney George con opere incentrate su uccelli e api mellifere e con le piccole miniature (da uno a sei minuti) scritte dalla seconda per solisti vocali e strumentali, in cui ogni movimento è un necrologio musicale di un animale estinto sulla lista di estinzione, purtroppo in continua crescita.
Il curriculum della pianista Margaret Lucia comprende un vasto repertorio, dai concerti tradizionali di Mozart e Beethoven e le opere romantiche di Chopin e Schumann, alle composizioni altamente gestuali, singolarmente tonali o atonali dei compositori contemporanei. Appassionata di musica nuova, ha presentato in anteprima diverse opere, esibendosi in festival e in concerto negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa. Quest’anno è stata inoltre premiata con il Seed Grant dall’organizzazione di compositrici newyorkesi (la New York Women Composers).