Il thriller famigliare “L’ultima notte” di Francesco Barozzi vince la 2° edizione di Fuori Mercato, Festival di Film Indipendenti di Como

11 giugno 2019 | 19:35
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Il thriller famigliare “L’ultima notte” di Francesco Barozzi vince la 2° edizione di Fuori Mercato, Festival di Film Indipendenti di Como
Il thriller famigliare “L’ultima notte” di Francesco Barozzi vince la 2° edizione di Fuori Mercato, Festival di Film Indipendenti di Como
Il thriller famigliare “L’ultima notte” di Francesco Barozzi vince la 2° edizione di Fuori Mercato, Festival di Film Indipendenti di Como
Il thriller famigliare “L’ultima notte” di Francesco Barozzi vince la 2° edizione di Fuori Mercato, Festival di Film Indipendenti di Como

La 2° edizione di Fuori Mercato, il festival di film indipendenti del Circolo Arci Xanadù con 3 lungometraggi di finzione, 3 documentari, 6 mediometraggi e 12 cortometraggi in concorso, ha decretato i suoi vincitori. Ricordiamo che la giuria era composta da tre esperti del settore: Davide Ferrario, regista indipendente, sceneggiatore e critico (tra i suoi film più noti Tutti giù per terra, Figli di Annibale, Dopo mezzanotte), Matteo Marelli, critico cinematografico e teatrale, redattore di Film Tv e curatore di rassegne, e Andrea Mazzarella, regista e autore del noto collettivo Il terzo Segreto di Satira (che nel 2018 ha esordito al cinema col film Si muore tutti democristiani).
Questi i titoli premiati:
MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO DI FINZIONE
L’ULTIMA NOTTE di Francesco Barozzi (Italia)
per come è stato capace di trasfigurare la cronaca secondo i modi del gotico rurale, attraverso un’ambientazione cupa ed emotivamente coinvolgente, e per la scelta di seminare da subito l’incombenza di un epilogo inevitabile nel suo essere un ritorno, per rimorso, sulla scena di un delitto”
Ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto pochi anni fa, il film di Francesco Barozzi segue Bea, una donna in crisi che dopo tantissimi anni si vede costretta ad abbandonare la città per fare ritorno nella casa di campagna in cui è nata, e dove i suoi due fratelli vivono ancora in condizioni degradate. Scossa dalla realtà selvatica in cui si trova catapultata, Bea tenta di adattarsi grazie anche all’aiuto di Emi, la mite ma stralunata sorella minore che non si è mai allontanata dai campi circostanti. Insieme a lei si occupa degli animali e delle piante della cascina mentre Franco, il fratello, lavora in un allevamento della zona. Quando la donna li invita a modificare il loro stile di vita entra in conflitto con lui, svelandone la natura violenta e collerica, figlia di una lunga e dolorosa frustrazione interiore.

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MIGLIOR DOCUMENTARIO
STORIA DAL QUI di Eleonora Mastropietro (Italia)
“per essere riuscito a legare storia personale e storia di una comunità attraverso un flusso di coscienza sospeso tra nostalgia e interrogativi fondamentali. Esempio di cinema che si fa gesto riparativo, che va alla ricerca del tempo perduto e che diventa tempo ritrovato”    
Per la prima volta i documentari a Fuori Mercato e il vincitore è la storia di Eleonora, una ragazza di Milano, la cui famiglia è originaria di Ascoli Satriano, in Puglia, un paese deserto dell’entroterra. Stimolata dai racconti della famiglia, vuole dare un’immagine a questa terra per lei sconosciuta.
MIGLIOR MEDIOMETRAGGIO
NOBODY DIES HERE di Simon Panay (Francia)
per come riesce ad essere testimonianza diretta e denuncia efficace di una situazione di sfruttamento e ingiustizia, portando lo spettatore a viverla da vicino ed empatizzare grazie ad una grande sensibilità di sguardo”
Simon Panay, giovane regista francese, ci  porta nella prima, miniera d’oro in Benin. Alcuni sognano di scoprire qualcosa, altri si rendono conto che non nulla potrà mai essere trovato, afferrato. C’è chi scava senza sosta nella speranza di diventare ricco, tra loro qualcun muore. In pochi dicono che lì, tra le pagine di roccia dei rilievi del Benin, nessuno muore.

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MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
SLUGGISH LIFE di Moshen Mehri Deravi (Iran)
per la sua capacità nel rappresentare, con potente visionarietà, l’ossessiva e viscerale storia di un uomo che si consegna agli artigli del proprio demone, finché, posseduto, diventa egli stesso quel demone “