Mario Radice anche in biblioteca. Chiara Milani cura un percorso documentale sull’artista comasco

Da ieri la Pinacoteca di Como è aperta la mostra “Mario Radice: il pittore e gli architetti. La collaborazione con Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni, Ico Parisi”, a cura di Roberta Lietti e Paolo Brambilla, con quadri , progetti, schizzi e modelli che raccontano le relazioni tra l’artista comasco e i suoi contemporanei. Contemporaneamente nella biblioteca comunale Paolo Borsellino di Como in piazzetta Venosto Lucati, fino al 14 settembre sarà possibile visitare l’esposizione “Mario Radice. Percorsi bibliografici e iconografici tra i documenti in biblioteca”, a cura di Chiara Milani, responsabile scientifico della biblioteca, con la collaborazione di Kristina Rakitova.

Mario Radice viene ricordato attraverso cataloghi di mostre personali, saggi critici sul suo lavoro e una scelta di recensioni che Radice, in veste di critico, firmò per artisti contemporanei. Locandine, inviti e fotografie sono tratte dall’archivio di Aldo Galli custodito in biblioteca, ricordando il sodalizio tra i due artisti, la partecipazione di Radice alle mostre collettive del Gruppo Como e a rassegne internazionali di arte contemporanea, tra le quali una mostra itinerante negli Stati Uniti e la partecipazione a rassegne d’arte organizzate dalla città di Fulda, gemellata con Como. Completano l’esposizione disegni e stampe di Radice tratte dalla Raccolta grafica comasca contemporanea della biblioteca.
«Si tratta di una mostra di rilievo – commenta Carola Gentilini, assessore alla Cultura del Comune di Como – che approfondisce la conoscenza di un grande artista comasco attraverso lo studio delle relazioni sinergiche con gli architetti di maggior rilievo dell’epoca, anche grazie all’esposizione di documenti inediti conservati presso gli Archivi della Pinacoteca di Como».