Le mazzette per i controlli del fisco: indagati anche altri due commercialisti
I nomi non ancora noti. Emergono dalle intercettazioni dell’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate, tuttora in carcere. Chiede di spiegare papà Pennestrì.
Ci sono i nomi di almeno altri due commercialisti, nell’elenco delle persone sotto inchiesta nel fascicolo sulla tangentopoli del fisco. Nomi, al momento, non noti, ma finiti sul registro degli indagati della Procura assieme a quelli delle persone arrestate la scorsa settimana per corruzione e concorso in rivelazione di segreti d’ufficio. Lo rivela oggi il quotidiano “La Provincia di Como”. I due commercialisti – il cui coinvolgimento, in ogni caso, non è minimamente paragonabile a quello contestato ai due Pennestrì, padre e figlio – sarebbero rimasti intrappolati dalle intercettazioni telefoniche fatte all’ex direttore dell’Agenzia delle entrate, Roberto Leoni, arrestato anche lui per corruzione nei giorni scorsi.
Nel frattempo l’inchiesta, che ha registrato le ampie ammissioni e spiegazioni di Stefano Pennestrì e dell’imprenditore tessile Butti (quest’ultimo ai domiciliari), fa registrare anche un passo importante: la prossima settimana sarà il padre di Stefano – il noto commercialista Antonio Pennestrì – ad essere interrogato dal Pm titolare del fascicolo Pasquale Adesso. L’interrogatorio di Stefano è stato reso secretato per ragioni investigative.