Robotica-natura-umanità? Il libro di Enrico Casartelli ci porta nella “Ribelle primavera del 2030”



In un futuro neanche tanto lontano la popolazione mondiale potrebbe essere divisa in earlyadopter e leggard, due termini che gli anglosassoni usano perindicare chi prontamente adotta qualsiasi innovazione in abito tecnologico e, al contrario, chi le rifiuta. Il romanzo del marianese Enrico Casartelli intitolato “La ribelle primavera del 2030” (Robin Edizioni), non entra così a gamba tesa nella questione, ma di questo tratta seguendo la protagonista, Isabelle, diffidente e scettica verso quel mondo tecnologico e robotico nella quale è immersa.
Uscito nel settembre dello scorso anno, 2030, “La ribelle primavera del 2030” è il quinto libro di Casartelli , ambientato tra Lazio, Toscana e Milano in un futuro prossimo venturo dove Isabelle svolge l’attività di guida turistica nella cittadina di Nemi, sui colli laziali. Lavora nei weekend e ogni metà settimana trascorre due giornate di riposo presso l’agriturismo della madre, in Toscana, o a Milano, dove abita il fidanzato Luca, dedito invece ai benefici che la tecnologia ha portato.
Ma cosa succede quando due visioni così differenti si incontrano? Il romanzo affronta le dinamiche di una società del futuro legata a una tecnologia sempre più evoluta e pervasiva che porterà a differenti esiti: il rifiuto, l’indifferenza, il timore, l’utilizzo intelligente, o, contrariamente, la fuga dal mondo reale, il rifugiarsi in un guscio protettivo in cui l’assistente virtuale, la robotica umanoide e l’intelligenza artificiale diventano le uniche compagne. Quest’ultima tipologia umana saprà gestire le problematiche reali e intime come un naturale desiderio di maternità che nasce dalla protagonista del romanzo? E l’intera comunità come si difenderà da uno spionaggio tecnologico sempre più pressante, invasivo e capace di carpirne i più reconditi desideri ed esigenze? Il lettore, inoltre, si troverà di fronte a una profonda coscienza ecologica in una Milano “green”, aperta e multiculturale, e in una Toscana nella piena bellezza del proprio ambiente tramite un connubio vincente tra l’utilizzo della tecnologia e il rispetto della natura.
Una narrazione coinvolgente, piacevole e che trascina il lettore fino a un epilogo a sorpresa.

ENRICO CASARTELLI
La ribelle primavera del 2030
Robin Edizioni, 2018 pagine 280, euro 14,00
in tutte le librerie e sui siti di e-commerce. Anche in versione eBook
ENRICO CASARTELLI è nato nel 1955 e vive a Como. Ha lavorato in una multinazionale americana per più di vent’anni, ricoprendo differenti ruoli manageriali e commerciali nell’area dei servizi informatici e nella formazione. Attualmente è libero professionista, alterna attività commerciali con consulenza e docenza in marketing e comunicazioni web, gestione del personale e tecniche di vendita. Laureato in Ingegneria Elettronica, ha tenuto diversi interventi di Gestione Progetti ed è stato responsabile commerciale di Master Post Universitari. Ha pubblicato nel 2013 il romanzo La vita in una conchiglia (Editore Sensoinverso), nel febbraio 2015 Un nove corre in internet (Robin Edizioni), nel maggio 2016 Il vecchio ciliegio di Manhattan (Robin Edizioni), nel settembre 2017 Villa Sofia (Robin Edizioni) e nel settembre 2018 La ribelle primavera del 2030 (Robin Edizioni).