Sei locali storici comaschi inclusi nella guida 2019. Ecco quali sono

I “Locali storici d’Italia” tornano nella quarantatreesima edizione dell’omonima Guida, che prevede anche la nuova versione in formato app. Protagonista è il “gusto italiano”, da nord a sud del Paese: “Sono centinaia gli aneddoti sui grandi della storia, uniti da un comun denominatore: il buon gusto – ha detto il presidente dell’Associazione Locali storici, Enrico Magenes – Storie che partendo da cibo, bellezza e ospitalità italiana incrociano in modo trasversale quelle del Paese: dal dominio straniero all’Unità d’Italia, al boom; dalla commedia dell’arte, al futurismo, al neorealismo”.
Dolce, salato, bevande classiche e non: la pastiera da record del Caffè Gambrinus di Napoli, il caffè al Caffè Al Bicerin di Torino e il Caffè Florian dalla miscela “Venezia 1720”; gli “Spaghetti alla Scala” al tartufo bianco di Acqualagna, i piatti preferiti dell’imperatrice Sissi al ristorante museumstube Bagni Egart Onkel Taa in provincia di Bolzano. Per la prima volta anche l’aperitivo è riconosciuto, con il rito inventato al Caffè Camparino in Galleria Vittorio Emanuele a Milano all’inizio del Novecento, e lo stesso vale per il gelato da passeggio, novità scandalosa lanciata negli Anni Trenta dal Caffè Fiorio di Torino.
Protagonista anche la musica, come nel caffè-concerto Caffè Paszkowski di Firenze, o al Grand Hotel et de Milan di Milano, dove il tenore Enrico Caruso e il maestro Gaetano Donizetti al pianoforte registrarono con Frederick Gaisberg “Una furtiva lacrima”, il primo disco piatto della storia.
Non mancano, ovviamente, i piatti tipici: il risotto con l’ossobuco nel milanese ai cappelletti con tartufo, la bistecca alla fiorentina, la jota carsolina, i bucatini alla matriciana.
Duecentoquindici locali storici d’Italia tutti con almeno settanta anni di esercizio ma 180 quelli di media, dagli ambienti e arredi originali – spesso arricchiti da cimeli, ricordi e documentazione storica sugli avvenimenti e sulle frequentazioni illustri. Tra di essi anche una grossa rappresentanza lombarda, con nomi anche comaschi. Sono trentadue gli alberghi, i ristoranti, le pasticcerie e i caffè lombardi inseriti nella guida: 14 a Milano, 4 a Bergamo e Brescia 2 a Cremona e Pavia, 6 a Como: Villa Serbelloni a Bellagio, il Crotto dei Platani a Brienno, la Trattoria del Vapore e Villa d’Este a Cernobbio, il Grand Hotel Tremezzo a Tremezzina e Il Crotto del Sergente nella frazione Lora di Como.
