Tutti nel cerchio magico di Davide Van De Sfroos

C’era grande aspettativa per la tappa del VanTour di ieri sera a Villa e Davide Van De Sfroos non ha deluso la voglia di molti comaschi (e non solo), di ritrovasi insieme sotto il palco uniti dalla stessa “fede” per il cantautore della Tremezzina.
Dal syo profilo facebook Davide ha voluto ringraziare il pubblico di Villa Guardia “Grazie a tutti voi per la Forza e l’energia che da sotto il palco ci restituite ogni volta, che il cerchio possa sempre chiudersi su quello che vi fa stare bene”
Riportiamo la recensione di Laura Bianchi del concerto di Davide Van De Sfroos a Villa Guardia da Mescalina.it che ringraziamo
Ogni tanto, qualcuno è profeta in patria; è il caso di Davide Van De Sfroos, che, dopo un lungo silenzio discografico (risale a ormai cinque anni fa l`ultimo disco di inediti), qualche libro e un Tour de nocc, dalle atmosfere appunto notturne, con una band minimale e acustica, si presenta a pochi chilometri da quel lago da cui ha tratto tanta ispirazione, per una data del suo Vantour estivo, con cui sta percorrendo lo Stivale, dalla Sardegna all`Abruzzo, non disdegnando qualche puntata in terra elvetica.

La formazione dei concerti teatrali, dato il successo, viene confermata: il violinista, tamburellista, mandolinista e caporchestra Angapiemage Galiano Persico, Riccardo Luppi ai fiati (clarinetto,sax, flauto…), Paolo Cazzaniga alle chitarre e agli splendidi controcanti, Francesco D’Auriaalla batteria e alle percussioni. Ma, poiché l`estate propizia una dimensione più energica e movimentata, a loro si aggiungono Alessandro De Simoni alla fisarmonica e Simone Prina al basso, a rendere ancora più incisivo il ritmo degli arrangiamenti di brani piuttosto recenti, come la sanremese Yanez, ma anche lontani nel tempo, come la profetica Television, che sembra scritta oggi, nonostante abbia già 18 anni (e infatti, Davide nella strofa finale cambia il tempo verbale, dall`imperfetto al presente…), o una Redemption song, con gli inserimenti di due brani preistorici, Fa nagott e Kapitan Kurlash.
Il reggae sembra essere la cifra, musicale e espressiva, di questo set; al reggae Davide è legato, per ricordi personali e affinità artistiche, e le migliaia di spettatori accorsi nell`accogliente parco di Villa Garibaldi dimostrano di gradire l`allontanamento dal folk propriamente detto, per accogliere sonorità diversificate, dallo zydeco di Suta al puunt o Nona Lucia, al son di El fantasma del Ziu Gaetan, con gustosa coda di Chan Chan.